Matteo Renzi attacca il Governo e Conte ancora una volta. Stavolta al centro c’è il dpcm steso per andare a limitare la situazione legata al Covid-19. Si parla di penalizzazione dei commercianti che sono in un momento veramente moltodelicato.
Sicuramente la situazione non è facile in Italia e nel mondo, la politica però è fatta di malintesi e confusione. Matteo Renzi ha attaccato per la seconda volta ancora il Governo Conte e quanto fatto per limitare il Coronavirus. Ha dimostrato tutte le sue perplessità sul dpcm che si è fatto pressante in questo momento: “Le decisioni si devono prendere su valutazioni scientifiche e non su delle emozioni irrazionali. Dobbiamo convivere con il virus ancora per un po’ e ci dobbiamo organizzare in maniera lucida e non con scelte improvvisate. Il decreto è sbagliato perché non poggia su dati scientifici”.
“Col decreto non si riducono il numero dei contagi, ma si aumentano i disoccupati. Fomenta tensioni sociali di un paese ancora diviso tra garantiti e non”. Queste le sue parole a Repubblica che trovano il riscontro in una situazione molto particolare che fomentano delle tensioni sociali. Il Dpcm in questione ha creato molta attenzione e preoccupazione nel Governo, ci saranno da rispettare alcune situazioni importanti, staremo a vedere cosa accadrà.
Le accuse del premier
Sicuramente parla di un possibile lockdown che Matteo Renzi guarda verso la Francia. La speranza è quella di non arrivare a una chiusura totale. L’idea è quella invece di un piano serio e strategico da qui a sei mesi non decreti a getto continuo che cambino le cose in tavola di giorno in giorno senza dare una solidità e senza far capire agli italiani quali sono le vere esigenze che si vanno prefigurando.
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Si parla delle accuse del Premier Conte nei suoi confronti. Si parla di quelli che sono stati definiti “giochini politici” e Renzi non le manda a dire: “Senza quelli oggi Conte sarebbe professore all’università di Firenze e si starebbe occupando di didattica online a distanza non di Dpcm!”.