Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia, comune nel Vercellese, emana un’ordinanza con la quale vuole sanzionare e punire gli spioni del virus.
“Sono stufo dei finti spioni” lo dice Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia, comune nel cuore del Vercellese.
“Sono stufo dei delatori da Dpcm” continua l’esponente leghista e primo cittadino “e per questo motivo, dopo lunghe riflessioni, oggi ho deciso di emanare un’ordinanza che punisce con sanzioni pecuniarie i gli spioni incentivati dal Dpcm”.
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La decisione del sindaco arriva dopo giorni di falsi allarmi:
Il sindaco racconta l’esordio della fastidiosa vicenda: “Per giorni abbiamo continuato a ricevere numerose segnalazioni che risultano prive di fondamento e il cui effetto è solamente quello di far perdere tempo alle forze dell’ordine e soprattutto al nostro Corpo di Polizia municipale” spiega Tiramani.
“Così ho deciso di firmare l’ordinanza sulla quale meditavo dall’inizio di questa lunga serie di finte segnalazioni. Secondo l’articolo numero 658 del Codice penale, il falso delatore dovrà sborsare da 10 a 516 euro” ha concluso il sindaco.
La critica del sindaco al Dpcm: ha dato il via agli spioni del virus:
Il sindaco di Borgosesia continua la sua spiegazione: “Lo sapevamo fin dall’inizio che ci sarebbero state segnalazioni basate esclusivamente sui cattivi rapporti di vicinato, allerte provenienti da persone che amano seminare zizzania…e far perdere tempo alle forze dell’ordine. Ma credo di non dover puntare il dito solo su cittadini astiosi” precisa Tiramani.
“Anche la sezione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui ‘delatori‘ ha determinato questo inconveniente. Non ha fatto altro che intensificare le tensioni sociali e l’allarmismo relativo alla pandemia da Coronavirus” conclude.