Il nuovo dpcm di Giuseppe Conte fa partire le proteste con la Fipe che annuncia manifestazioni. I gestori di locali occuperanno le piazze di 10 città: Firenze, Milano, Roma, Verona, Trento, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari, Palermo, oltre a Bergamo
tSi scende in piazza per cercare di combattere il nuovo dpcm che ha creato una forte scossa all’interno del momento attuale. Lo fa attraverso quella che è una manifestazione che vedrà protagonisti in contemporanea dieci capoluoghi di regione all’interno di 18 città complessive: Firenze, Milano, Roma, Verona, Trento, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari, Palermo e Bergamo.
In una nota si legge: “L’obiettivo è quello di ricordare i valori economici e sociali di questa categoria. Occupa oltre 1.2 milioni addetti e chiedere alla politica di andare a intervenire in maniera decisa e più concreta per riuscire a salvaguardare un tessuto di 340mila imprese che prima del Coronavirus nel nostro paese generava un fatturato di oltre 90 miliardi di euro anno dopo anno”.
Si deve agire
C’è grande preoccupazione. A sottolinearlo è anche la Federazione Italia dei Pubblici Esercizi: “Le previsioni per i prossimi mesi saranno ancora più negative di ora se si pensa a misure restrittive adottata da Regioni e Governo nell’ultima settimana. Comprendiamo dunque l’emergenza sanitaria e la gravità del momento. Rimane impensabile che l’unica ricetta per andare a contrastare la pandemia sia quella di andare a chiudere tutto generando una psicosi di massa. Coniugare sicurezza e lavoro è possibile e questo dovrebbe essere l’obiettivo del Governo stesso”.
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Ci sono anche delle richieste alla politica con l’obiettivo di fare delle scelte maggiormente mirate di sostegno a settori che al momento sono in crisi come quelli di ristorazione e intrattenimento. Non si possono lasciare imprenditori e lavoratori da soli di fronte a un momento che non si può che considerare drammatico per queste categorie fortemente colpite.