Attenzione, c’è un aspetto a cui pochi potrebbero pensare, che può portare a ricevere un no quando si fa richiesta per un mutuo, ecco quale.
Acquistare casa è il sogno di tantissimi italiani, non solo dei più giovani che desiderano rendersi indipendenti dai genitori, ma anche di chi è un po’ in là con gli anni e non è ancora riuscito a realizzare questo desiderio. Raramente si ha il denaro necessari per compiere un passo così importante, per questo si deve necessariamente passare dalla richiesta di un mutuo alla banca, che consentirà di dilazionare i costi nel corso degli anni.
In genere l’accordo va dai 15 ai 30 anni, per questo può essere certamente il finanziamento più importante che si sostiene nel corso della vita, anche se non è detto che la domanda vada subito a buon fine. Nella maggior parte dei casi non ci si dovrebbe limitare a presentare un’istanza alla filiale in cui si ha il conto corrente, ma valutare anche soluzioni alternative, a volte possono rivelarsi più convenienti.
La richiesta di mutuo può essere rifiutata? Forse sì
Il momento che precede la richiesta di mutuo genera sempre molta ansia un po’ in tutti, soprattutto perché si teme che il proprio desiderio possa non essere soddisfatto. Ogni banca infatti prende in considerazione vari fattori prima di dare un parere, positivo o negativo che sia, a partire dal tipo di contratto di lavoro che ha chi lo richiede. Salvo particolari casi, infatti, raramente lo si concede quando si ha un contratto a tempo determinato, visto che non si ha alcuna garanzia di rinnovo in questi casi.
Non può che essere determinante anche lo stipendio che si ha, che deve ovviamente garantito di poter sostenere tutte le spese, non solo quanto previsto per la rata mensile. Riuscire a percepire se l’intestatario sia affidabile non è così semplice, specialmente se ci si rivolge a una banca diversa dalla propria che si rivela comunque favorevole, anche questo può temere di andare incontro a un rifiuto. C’è chi però teme questo possa accadere anche per un aspetto apparentemente poco considerato, ma che può avere la sua influenza, ovvero la fedina penale sporca. E’ davvero così o si tratta di una paura infondata?
Chi si trova in questa situazione, non necessariamente a causa di un periodo trascorso in carcere in passato, può comunque stare tranquillo. Nella maggior parte non si avranno problemi di alcun tipo, non si tratta di un aspetto che non ha alcuna rilevanza per l’istituto di credito. All’ente, infatti, interessa innanzitutto che il cliente sia in grado di pagare in modo regolare rispettando le scadenze, il resto ha davvero poco peso. Un peso maggiore nella pratica possono averlo al massimo eventuali prestiti contratti in passato e non saldati in maniera puntuale.
Un ragionamento simile vale anche in caso di confisca penale, fermo restando la possibilità da parte della banca di fare una ricerca di merito al soggetto. Eventuali decisioni di portata discriminatoria sono previste solo a livello reddituale, come è normale che sia.
Per chi già lo ha, invece, ecco come richiedere la rinegoziazione del mutuo.