La reazione di Harry al collaboratore che l’ha salutato (per errore) dicendo “Ciao, amico”

Un dipendente del duca del Sussex si rivolge erroneamente con l’appellativo di “amico”, la reazione di Harry è sconvolgente.

Dal giorno in cui i duchi del Sussex hanno deciso di rinunciare a titoli e doveri, le voci riguardanti i loro presunti comportamenti scostanti e aggressivi si sono diffuse rapidamente. E mentre Harry e Meghan tentavano di affossare l’immagine dell’istituzione monarchica, alcuni ex dipendenti della coppia facevano lo stesso. Si tratta ovviamente di indiscrezioni, traghettate da insider alle testate giornalistiche, ma che non hanno ricevuto conferma dai diretti interessati. Sulla loro gestione di Archewell, ad esempio, si è acceso un ampio dibattito.

Esistono una serie di pareri contrastanti, esposti dai collaboratori che hanno avuto modo di lavorare con la fondazione no-profit. Alcuni sostengono di aver coltivato un ottimo rapporto con Harry e Meghan, di essere stati trattati con il dovuto rispetto e di aver agito in un clima di serenità. Altri invece hanno denunciato versioni diametralmente opposte, spiegando quanto i due – soprattutto l’ex attrice di Suits – si comportassero come dei divi, se non – in taluni casi – come dei veri e propri despoti. La verità, come spesso accade, si trova nel mezzo.

Harry reagisce al messaggio del collaboratore: “Ciao, amico”

Diversi anni fa venne pubblicato un libro focalizzato sui rapporti dei royals e del loro personale: Courtiers, The Hidden Power Behind the Crown, scritto da Valentine Low. Per la prima volta venne data voce al dietro le quinte ed a tutti coloro che si occupano della tutela delle singole residenze, così come degli addetti stampa e degli operatori di sicurezza. In particolare, degna di nota è la testimonianza di Nick Loughran ed Ed Perkins, entrambi addetti stampa dei figli di Re Carlo III. L’approccio nei confronti di William ed Harry era ben diverso.

Loughran ha raccontato di aver sviluppato un rapporto più informale con il principe Harry, tanto da chiamarlo addirittura per nome. Diverso è il discorso per il principe William, poiché erede al trono occorre rivolgersi a lui con il riconoscimento di Sua Altezza. Perkins, per altro, un giorno fece una gaffe: inviò per errore un sms al duca del Sussex, riferendosi a lui con l’appellativo di “amico”.

Tentò immediatamente di rimediare al disguido e scrisse un altro messaggio: “Mi dispiace tanto, ti ho appena chiamato ‘amico’. Non volevo!”. La reazione del principe fu particolarmente serena: “Per favore, non preoccuparti”. Un feedback cordiale, considerando le voci diffuse negli ultimi anni che lo descrivono come un uomo supponente.