Nei primi giorni dell’anno 2024, come riportato anche dall’agenzia ANSA in base ai dati forniti da ARERA, la spesa per il gas per la famiglia tipo nel periodo gennaio-dicembre 2023 è stata di circa 1.307 euro circa.
La cifra riportata è una media e quindi possono esserci differenze anche sostanziali, sia in alto che in basso, tra un nucleo familiare e l’altro in base a fattori di vario tipo.
Detto ciò, è indubbio che si tratta di una cifra significativa che, assieme alla spesa relativa all’energia elettrica, ha sicuramente il suo peso sul bilancio familiare.
È inutile specificare che quella relativa al gas non è una spesa voluttuaria e quindi non è possibile azzerarla, ma è comunque possibile fare qualcosa per cercare di ridurla.
Sono diverse e variegate le offerte gas mercato libero a disposizione dei clienti domestici e se si ha intenzione di ridurre l’impatto della bolletta energetica vale la pena di effettuare un confronto tra le varie proposte. Farlo è piuttosto semplice perché la Rete mette a disposizione diverse opportunità per effettuare rapidi confronti tra le varie proposte dei fornitori.
La comparazione delle offerte può essere fatta anche su uno dei siti di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energie, Reti e Ambiente, il Portale Offerte, online da diversi anni.
Usare un comparatore di offerte dà la possibilità di effettuare una prima scrematura delle proposte dopodiché si potranno considerare più nel dettaglio quelle che si ritengono più convincenti.
Al di là del fornitore scelto, è importante considerare anche il tipo di tariffa che, nel caso delle forniture di gas, può essere a prezzo fisso oppure a prezzo variabile.
La differenza è sostanziale e la scelta deve essere fatta a ragion veduta perché la differenza in termini di esborso economico annuo può essere rilevante. Ecco qualche indicazione in proposito.
Sottoscrivendo un contratto di fornitura gas a prezzo fisso si è certi che la tariffa non subirà modifiche per tutta la durata dell’offerta (di solito un anno).
Scegliere il prezzo fisso protegge da eventuali rincari legati alle oscillazioni di mercato e consente una pianificazione delle uscite piuttosto precisa. D’altro canto, bloccare il prezzo non consente di sfruttare un eventuale ribasso di mercato.
Se i consumi di gas del nucleo familiare sono considerevoli, è una soluzione che tende a privilegiare la stabilità e se non ci sono indicazioni particolari che possono far prevedere ribassi nelle quotazioni di mercato può essere la scelta più giusta.
Le tariffe delle forniture di gas a prezzo variabile seguono l’andamento del mercato; se vi sono ribassi, la bolletta meno pesante, se invece il prezzo del gas sale, l’esborso economico sarà più elevato.
Se le previsioni fanno pensare a un mercato in discesa e i consumi di gas non sono mediamente elevati, è sicuramente un’ottima scelta. Ovviamente, salta la possibilità di pianificare con certezza le uscite.
Come si può notare, non è facilissimo fare la scelta giusta; entrambe le soluzioni hanno pro e contro. Va però precisato che oggi cambiare tipo di contratto o addirittura fornitore è piuttosto semplice e non comporta penali di alcun genere. Se quindi riteniamo di non aver fatto la scelta più giusta, si è sempre in tempo a cambiare in modo molto rapido.
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