Arriva il calendario di marzo per il pagamento delle pensioni: importanti novità sugli importi, vediamo cosa accadrà.
Le prossime pensioni saranno accreditate a partire da venerdì 1 marzo 2024, per quanto riguarda l’accredito sul conto corrente, mentre per coloro che ritireranno la pensione allo sportello della posta, potranno farlo dal 1 marzo fino al 5 marzo 2024, a seconda della turnazione alfabetica. A partire dal marzo, dunque, l’INPS inizierà ad applicare la nuova Irpef.
Come era stato annunciato dalla riforma fiscale di dicembre 2023, a partire da marzo ci saranno alcune novità, a cominciare dalla riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito e da una variazione nelle aliquote per la tassazione. Tra l’altro, l’INPS accrediterà anche i conguagli relativi alle differenze dei mesi di gennaio e febbraio. A proposito di pensione, qui gli importi del 2024 che spettano a chi non ha mai lavorato.
Che cosa aspettarsi dalle pensioni di marzo, le date e le novità in programma
A partire dal 1 marzo 2024 saranno erogate le pensioni. I possessori di BancoPosta, PostePay Evolution, Carte Postamat e Carte Libretto, potranno ricevere la pensione direttamente sul conto corrente, venerdì stesso. I pensionati che si recheranno alle poste per prelevare la pensione in contanti dovranno tenere conto delle turnazioni, suddivise in:
Cognomi dalla A alla C: venerdì 1 marzo
Dalla D alla K: sabato 2 marzo
Dalla L alla P: lunedì 4 marzo
Dalla Q alla Z: martedì 5 marzo
Le poste italiane consigliano ai pensionati di recarsi agli uffici postali in tarda mattinata, oppure nel pomeriggio, per evitare tempi di attesa molto lunghi e sovraffollamenti. Per controllare il proprio cedolino, ossia il documento che consente di verificare la propria pensione, basta connettersi al portale dell’INPS, accedendo tramite SPID, CIE o CNS, e cliccare su MyInps.
Le novità riguardanti le aliquote Irpef: cosa cambia sulla pensione
Dunque, si entra nella sezione “Prestazioni e servizi” e poi si sceglie “Cedolino pensione e servizi collegati”. Ma da tenere da conto sono anche alcune novità sull’Irpef, introdotte lo scorso dicembre, da applicare a partire da marzo. La riduzione da quattro a tre scaglioni, in base al reddito e corrispondenti alle aliquote, si divide:
23% per i redditi fino ai 28 mila euro lordi all’anno
35% per i redditi compresi tra 28 mila e 50 mila euro lordi l’anno
43% per i redditi superiori ai 50 mila euro lordi all’anno
La differenza, rispetto allo scorso anno, è l’applicazione dell’aliquota al 23% per tutti i redditi più bassi, inferiori ai 28 mila euro lordi, quando nel 2023 si calcolava il 25% per i redditi compresi tra i 15 mila e i 28 mila euro. La variazione di questa aliquota comporta un lieve aumento della pensione per la fascia di reddito compresa tra 15 mila e 28 mila euro. Puoi farti aumentare tanto la pensione: sono quasi tutte troppo basse per errori e dimenticanze.