Prestiti e finanziamenti in Italia: lo status quo secondo EY  

Il settore del credito bancario sta per vivere un importante momento di crescita per quest’anno, dopo una contrazione durante quello che si è appena concluso. Uno dei metri di giudizio più interessanti, attraverso i quali fotografare lo stato di salute del Paese, è quello dei prestiti e delle transazioni finanziarie.

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Le amputano i quattro arti per errore: risarcimento milionario (kronic.it)

Secondo quanto diffuso dall’European Bank Lending Economic Forecast 2023 la situazione nel nostro Paese non è tra le peggiori, nonostante continui ad aleggiare un’inflazione che sembra non avere fine. Visto l’ampio ricorso ai prestiti liquidità da parte delle persone, come avviene tipicamente nei mercati, i tassi di interesse hanno subìto lievi aumenti.

Anche per questo le persone hanno iniziato a consultare con sempre maggior frequenza gli strumenti gratuiti online per effettuare il calcolo finanziamento: in questo modo è possibile confrontare le proposte più convenienti del momento e individuare, a colpo d’occhio, il tasso di interesse più basso.

Secondo le stime di EY, dunque, si prospetta un aumento del +1,1% per il credito complessivo nel 2024, con la possibilità di salire al +2,5% nel 2025. Inoltre, i finanziamenti alle imprese dovrebbero registrare un incremento del +1,4% nel 2024.

Crescita moderata: i mutui

Nel 2023, com’è noto, i mutui ipotecari hanno mostrato una crescita molto contenuta, di poco più dell’1%. Parimenti il settore ha subìto una decrescita più sostanziosa se lo si paragona con i dati del 2022, un’annata più convincente per il settore.

Il rallentamento potrebbe non avere effetti gravi sui mercati proprio grazie alla moderazione dei prezzi dei tassi di interesse e al probabile decremento dei prezzi delle abitazioni. Sempre secondo le stime di EY, entro il 2025 si prevede un incremento più significativo del +1,7% proprio grazie al taglio dei tassi di interesse applicati ai prestiti.

I dati, tuttavia, sono parziali. La Legge di Bilancio, infatti, ha ridisegnato i criteri di accesso al credito agevolato per l’acquisto di un immobile e i requisiti per il Fondo Garanzia. Bisognerà attendere la fine del primo trimestre per poter condividere dati più accurati.

Credito al consumo e alle imprese

Nel terzo trimestre del 2023 i prestiti non garantiti hanno registrato un notevole aumento del 5,1% rispetto all’anno precedente: questa crescita si è attestata come la maggiore ripresa tra le grandi economie dell’Eurozona. Nonostante le previsioni di un lento aumento nel 2023 e 2024, a causa dei tassi di interesse più elevati, ci si aspetta che il credito netto al consumo crescerà dell’1,2% nel 2024 e dal 2,6% nel 2025.

Anche i prestiti alle imprese italiane sono diminuiti: il decremento è pari all’8,7% nel terzo trimestre del 2023, concludendo il quarto continuativo in diminuzione. Ciò nonostante si prevede che la fine dei rialzi dei tassi di interesse potrebbe portare a riprese più evidenti.

Nonostante un leggero aumento atteso, la quota di Npl, cioè Non Performing Loans, nel terzo trimestre del 2023 era inferiore rispetto a Francia, Germania e Spagna. Si stima quindi che, nei mesi a venire, tale rapporto possa raggiungere una media del 2,3%.

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