Rinegoziazione del Mutuo, è possibile richiederlo ed è una procedura che ha un costo specifico. Tutti i dati e i dettagli.
Negli ultimi anni, sempre più persone si stanno rivolgendo alle banche per rinegoziare i loro mutui. Ma cosa significa esattamente?
In sostanza, la rinegoziazione del mutuo è un accordo tra il mutuatario e la banca che ha erogato il prestito, con l’obiettivo di migliorare le condizioni contrattuali.
Questo processo avviene spesso quando il mutuatario ha difficoltà a pagare le rate mensili o desidera semplicemente ottenere un piano di rimborso più favorevole.
Recenti dati mostrano un aumento importante delle rinegoziazioni dei mutui in Italia. Nel corso del 2023, il valore complessivo delle rinegoziazioni ha superato i 17 miliardi di euro. È più del triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo indica quanto che è diventato comune ricorrere alla rinegoziazione del mutuo, specialmente in un contesto economico dove i tassi di interesse sono in aumento.
Ma cosa comporta esattamente la rinegoziazione del mutuo e quando conviene farla? Innanzitutto, è importante comprendere che si tratta di una negoziazione privata tra il mutuatario e la banca. Durante la quale vengono concordate condizioni diverse rispetto a quelle iniziali del contratto di mutuo. Questo processo può riguardare diversi aspetti del prestito, tra cui il tipo di tasso di interesse (variabile o fisso), il valore del tasso stesso, lo spread, la durata del piano di ammortamento e persino la frequenza dei pagamenti delle rate.
Per richiedere la rinegoziazione del mutuo, il mutuatario deve presentare una motivazione valida. Come ad esempio un cambiamento nella situazione economica personale dovuto a fattori come la perdita del lavoro, l’arrivo di un nuovo membro in famiglia o eventi simili. Tuttavia, è bene precisare che la rinegoziazione del mutuo non va confusa con la surroga. La quale è un’altra procedura che consente di trasferire il mutuo da una banca all’altra.
Il mutuatario deve inviare una lettera raccomandata o una comunicazione equivalente alla propria banca. Nella quale specifica quali sono le modifiche desiderate e le motivazioni della richiesta. Successivamente, la banca valuterà la richiesta e, se accettata, procederà a redigere un nuovo accordo contrattuale.
Va sottolineato che entrambe le parti devono essere d’accordo sulle modifiche proposte e che la banca non è obbligata ad accettare la richiesta del mutuatario. Tuttavia, spesso le banche preferiscono concedere la rinegoziazione per evitare di perdere il cliente e gli interessi associati al mutuo.
Per quanto riguarda i costi, la buona notizia è che generalmente non ce ne sono. La rinegoziazione del mutuo coinvolge la redazione di una scrittura privata, che non richiede l’intervento di un notaio e quindi non comporta spese aggiuntive.
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