Selvaggia Lucarelli colpisce ancora: questa volta, nel suo mirino, Paola Turani. La lotta della giornalista contro le influencer prosegue.
La pungente Selvaggia Lucarelli ha colpito ancora, questa volta è Paola Turani a dover rispondere delle accuse della giornalista e giudice di Ballando con le stelle. La sua “colpa” risiederebbe nella mancata esposizione di un pensiero personale in merito al tragico conflitto che vede coinvolti Israele e i terroristi di Hamas. Insomma, niente di ciò che fanno, svolgono o dicono gli imprenditori digitali viene accettato dalla gogna mediatica.
Laddove un personaggio pubblico esprima la sua opinione riguardo fatti di cronaca internazionale, viene automaticamente accusato di cavalcare l’onda della tragedia per approfittare del fantomatico hype. Al contrario, nel caso in cui – come Paola Turani – lui/lei si astenga dall’esprimere il proprio pensiero, viene invece tacciato di superficialità e vigliaccheria. A questo proposito, secondo Selvaggia Lucarelli, chiunque svolga un lavoro associato all’utilizzo dei social network – e che quindi vanti un certo seguito – dovrebbe manifestare chiaramente la sua opinione in merito a quanto accade quotidianamente.
Paola Turani si difende, Lucarelli colpisce ancora
Il conflitto che vede coinvolti Israele, Gaza e Hamas non rientra sicuramente nel giornalismo rosa. Inoltre, l’excursus storico necessario per poter sviluppare un pensiero concreto non è alla portata di tutti. Possiamo dunque distinguere tre diverse categorie di ascoltatori: coloro che interiorizzano passivamente le notizie di cronaca; chi ama approfondire le motivazioni che hanno portato ad una così tragica escalation di odio ed infine coloro che, pur vivendo nella consapevolezza che ogni conflitto dovrebbe essere categoricamente evitato, decidono di non esprimere opinioni in mancanza di un bagaglio informativo adeguato.
Paola Turani rientrerebbe dunque nella terza categoria: “Vi aspettate il compitino condividendo un post a caso per lavarsene le mani e così dite ‘bravi'”– si difende – “Mi sembra così ipocrita”. Ciò che tuttavia non convince Selvaggia Lucarelli risiede in quella che lei definisce “empatia selettiva”, la solidarietà che si associa ad alcune tragedie specifiche. La giornalista infatti ha notato una certa cautela generale, soprattutto laddove l’opinione pubblica non risulti particolarmente chiara (come nel caso del conflitto russo-ucraino ad esempio).
Schierarsi significherebbe, di conseguenza, rinunciare ad una parte dei followers: “E’ un po’ difficile non accorgersi di come chi PUNTUALMENTE cavalca ogni tema di discussione, se ne stia muto” – ha quindi concluso, esprimendo così la sua indignazione.
