Molte culture la incitano, altre la denigrano, ma la pennichella pomeridiana fa davvero bene o meno alla salute? Dipende da alcuni fattori.
Circa il 90% del mammiferi è abituato a fare diversi sonnellini durante la giornata. Un esempio lampante sono sicuramente gatti e cani. Tra gli esseri umani, questa pratica è stata assopita nel tempo, complice il fatto che alcune culture vedono la pennichella come nullafacenza o addirittura come una pratica dettata dalla pigrizia. Sebbene in Giappone ci siano alcuni uffici che promuovono il riposo come momento di pausa, in media, soprattutto in occidente, la pennichella sembra essere diffusa specialmente tra bambini ed anziani.
In genere, le persone si concedono un riposo dopo pranzo in base a quanto e cosa si è mangiato. Mangiare cibi in grande quantità e ricchi di grassi provoca un innalzamento dell’indice glicemico, dove a giocare un ruolo fondamentale è l’insulina. Questo tipo di alimentazione ricca richiede molta energia dal nostro organismo, con conseguente stanchezza. Se dunque si è a conoscenza di non poter riposare dopo pranzo, sarebbe buona cosa consumare un pasto leggero.
Non è con il caffé che si può ovviare al problema, almeno non a lungo termine. Il consumo eccessivo del caffé, infatti, può portare ad una vera e propria dipendenza. Se si smette di assumere, la concentrazione potrebbe andare a mancare. Oltre a questo, la pennichella fa bene o male alla nostra salute? A rispondere, anche stavolta, è stata la scienza.
La pennichella pomeridiana fa bene o male? La risposta dagli esperti
Niente scuse, niente ma, la pennichella fa bene. Tuttavia, c’è da precisare che per ottenere un riposo rigenerante bisogna rispettare alcune regole fondamentali per non cadere in errori madornali che potrebbero incidere sulla nostra qualità della vita. Un recente articolo comparso sul New York Times ha evidenziato tutti i vantaggi di questa abitudine se praticata nel modo corretto. In primo luogo, riposare può migliorare la memoria, con un aumento della concentrazione e maggiore lucidità.
Oltre ciò, dormire dopo pranzo comporta un abbassamento del rischio di malattie cardiache e cardiovascolari del 37%. Sebbene non si conosca la vera motivazione, è stata provata questa incidenza. Alla luce di ciò, qual è il modo corretto per una pennichella rigenerante?
La prima regola riguarda la durata: la pennichella non deve essere troppo lunga. Sono sufficienti 10-20 minuti (30 al massimo), per recuperare le energie. Dormire più di 30 minuti, infatti, può portare a una conseguente stanchezza cronica che rende difficile il risveglio e può portare un senso di stordimento per tutta la giornata. Inoltre, cosa non meno importante, la pennichella non deve iniziare dopo le 16, perché può agire in maniera inversa, generando addirittura insonnia durante la notte. Il consiglio è quello di fare un riposo breve, ma di qualità. Insomma, buona pennichella, ma responsabile.
