Oltre al Casu Marzu, formaggio simbolo della bella Sardegna, esistono altri curiosi alimenti proibiti in giro per il mondo.
Come non conoscere il Casu Marzu, formaggio che, seppur ‘proibito’, rimane tutt’ora uno dei simboli indiscussi della Sardegna. In merito a questo argomento regna tuttora molta confusione, visto che anche essendo illegale, la stessa regione ne ha tutelato la produzione. Questo formaggio (pecorino o caprino), è colonizzato dalle larve della mosca casearia; la stessa larva che ne permette il processo di marcitura: in parole povere, un formaggio con i vermi.
Le norme emanate dall’Unione Europea non ne consentono più la produzione e la commercializzazione, perché in contrasto con le norme igieniche e sanitarie. Nonostante ciò, la regione Sardegna, per poter tutelare questo prodotto, l’ha inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Grazie a questo riconoscimento, è codificata la produzione da oltre 25 anni, in modo e maniera da poter richiedere una deroga rispetto alle normali norme igienico-sanitarie.
Dietro al Casu Marzu c’è un mondo fatto di tradizione, leggende e normative. Un fatto curioso, per esempio, riguarda un primato che risale al 2009, quando il formaggio entra curiosamente nel libro del guinness dei primati come ‘il formaggio più pericoloso del mondo’. La motivazione però, è alquanto bizzarra: secondo loro, le larve possono rimanere vive all’interno del corpo e danneggiare gli organi interni. Cosa ancora più curiosa è il fatto che non è mai stato riscontrato nemmeno un caso del genere. Oltre a questo formaggio però, esistono altri alimenti che, per un motivo o per un altro, sono stati resi illegali in diversi paesi.
Non solo Casu Marzu: i cibi vietati in giro per il mondo
Abbiamo visto nel dettaglio il formaggio sardo, ma oltre a questo, esistono alcuni alimenti di consumo comune, vietati solamente in determinati paesi.
- Foie Gras: un altro simbolo patriottico è sicuramente questo, il fegato grasso d’anatra. Nato in Francia, è severamente vietato in California dal 2012 (ad oggi annullato) e in Germania da oltre 20 anni. In molti sono contrari alla produzione, visto che prevede l’ingrassamento forzato delle anatre per mezzo di macchinari artificiali.
- L’haggis: una delle specialità scozzesi, nonché un insaccato di pecora composto da cuore, polmone e fegato macinati con cipolla, grasso, farina d’avena e spezie bolliti dentro lo stomaco per tre ore. L’importazione di questo prodotto è vietata negli Stati Uniti, ma gli immigrati scozzesi hanno iniziato a produrlo direttamente lì.
- I salumi: in America è stata vietata l’importazione di salumi non provenienti dal territorio americano.
- L’assenzio: sebbene sia un distillato ampiamente consumato, a causa della presenza di tujone, l’uso eccessivo può provocare alcuni effetti tossici e allucinogeni. Dopo una lunga battaglia legale, in alcuni paesi ne hanno vietato il consumo.
- Pesce palla: questo pesce contiene la tetradotossina, una neurotossina in grado di bloccare il sistema nervoso. Per questo motivo è vietata la vendita in Italia e in altre parti del mondo. In Giappone, invece, si può assaporare solamente cucinato da cuochi che possiedono una speciale licenza.