Scuola senza riscaldamento, una bambina ne paga le spese: conseguenze terribili per lei, ecco cosa è successo nel dettaglio.
In queste settimane di gennaio che hanno visto un repentino e significativo calo delle temperature, è necessario che negli ambienti chiusi ci siano riscaldamenti adeguati a garantire il benessere delle persone. Le scuole, poi, sono i primi luoghi da tenere sempre caldi per accogliere al megli i ragazzi e i bambini.
Ebbene, proprio la mancanza di riscaldamento in una struttura ha determinato delle conseguenze a dir poco preoccupanti per una bambina, che è dovuta ricorrere all’intervento dei sanitari del 118 per stare meglio. Un episodio imbarazzante e vergognoso per la scuola coinvolta, che ha comportato anche l’intervento dei sindacati e delle autorità competenti. Ma andiamo con ordine e scopriamo insieme dove è avvenuto il fatto e cosa è successo nel dettaglio.
Sembra incredibile raccontare nel 2023 una vicenda del genere, eppure è proprio quanto accaduto a Palermo, nella scuola Emanuela Loi del quartiere Passo di Rigano. Stando a quanto si apprende dal quotidiano Leggo, la dirigente scolastica dell’istituto, Rosaria Corona, aveva già più volte segnalato un guasto che non le permetteva di accendere i riscaldamenti all’interno della scuola, ma le sue richieste erano state ignorate, anche quando l’intervento era stato sollecitato dalla Prefettura.
Le conseguenze più pesanti di questo grave disservizio, purtroppo, le ha pagate una piccola studentessa dell’istituto, che a un certo punto ha cominciato a tremare e a non sentirsi bene. L’intervento dei sanitari del 118 ha poi confermato che la piccola si trovava in una condizione di ipotermia, per cui ci sono volute delle cure perché si riprendesse del tutto.
Un racconto davvero da brividi, al quale sono seguiti gli appelli dei sindacati, che si sono schierati dalla parte della dirigente scolastica e di tutto il personale che in questo periodo ha comuque garantito un servizio in una situazione impossibile, attaccando le istituzioni che troppo spesso, a loro dire, abbandonano i dirigenti scolastici nella loro lotta contro “le inefficienze delle strutture edilizie scolastiche”. La storia arrivata da Palermo ha alzato un vero e proprio polverone sulle condizioni della scuola pubblica.
Sono intervenuti, infatti, il segretario generale della Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, il segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani, Vito Cassata, e il segretario generale Fp Cisl Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, che si sono schierati dalla parte della giovane vittima della vicenda e dei suoi familiari, ma anche da parte della scuola e della dirigente scolastica, chiedendo al Comune di trovare immediatamente una soluzione adeguata perché il sistema scolastico pubblico garantisca sicurezza e protezione a studenti, insegnanti e a tutto il personale.
Articolo di Francesca Simonelli
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