Trascinata in un cantiere e violentata in pieno centro: arrestato un giovane di 25 anni, le accuse a suo carico sono gravissime, ecco i dettagli della vicenda.
I fatti sono avvenuti lo scorso 11 dicembre e hanno profondamente scosso l’opinione pubblica, soprattutto per le modalità della violenza, che sono davvero da brividi.
Ora, però, a distanza di poco più di un mese, i militari delle Forze dell’Ordine sembrano aver risolto il caso, arrestando un giovane di 25 anni con le accuse di violenza sessuale e rapina, visto che oltre all’abuso è avvenuto anche il furto del telefono della vittima. Il giovane arrestato era già noto alle Forze dell’Ordine. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo tutta la vicenda, con l’aggiunta dei dettagli che hanno portato all’arresto.
Tutto è successo intorno alle 5.00 del mattino di domenica 11 dicembre, quando la vittima, una 28enne di origine ucraina, stava tornando a casa dopo aver trascorso la notte in un locale con degli amici. La violenza si è consumata praticamente nel centro storico di Firenze, precisamente in via Tornabuoni. Il molestatore, stando alle ricostruzioni, avrebbe preso la donna, approfittando del fatto che lei si trovava in uno stato psico-fisico leggermente alterato dal consumo di alcol, e l’avrebbe trascinata in spalla fino a un cantiere abbandonato nelle vicinanze, per poi abusare di lei lasciandola completamente inerme e tramortita, ma soprattutto rubandole anche il cellulare in modo da impedirle di chiamare i soccorsi. Un gesto, questo, che aggrava ancora di più la posizione dell’uomo, che i militari avrebbero individuato in un 25enne di origine gambiana, già noto alle Forze dell’Ordine.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia sporta dalla vittima, che è stata curata poi all’Ospedale Careggi, e sono state coordinate dal Pm Giulio Monferini, il quale nelle due settimane comprese tra il 12 e il 27 dicembre è riuscito a raccogliere “gravissimi e plurimi elementi indiziari”, come si legge nel comunicato dei carabinieri, fondamentali per il riconoscimento del molestatore.
L’uomo è stato rintracciato e arrestato il 18 gennaio, con misura di custodia cautelare emessa dal Gip Pezzuti, nel Parco delle Cascine dopo “prolungate ricerche”, si legge sempre nella nota. Le accuse a suo carico sono di violenza sessuale, aggravata dalle condizioni di inferiorità psico-fisica della vittima, e di rapina aggravata poiché volta a conseguire l’impunità della violenza sessuale appena compiuta. Il 25enne, infatti, avrebbe sottratto il cellulare alla sua vittima proprio per impedirle di chiedere aiuto.
Articolo di Francesca Simonelli
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