Ha fatto il giro del mondo la notizia del disastro Google che porterà ad una serie di licenziamenti in massa. Tutta colpa probabilmente di un clamoroso errore.
È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia da parte di Ceo di Alphabet Sundar Pichai: anche in Google stanno per partire dei licenziamenti di massa causati da un clamoroso errore.
Avete già saputo che cosa sta succedendo? Ormai non ci sarebbero più dubbi: questo disastro sembrerebbe dipendere interamente da una decisione presa in passato e che si è rivelata nel corso del tempo tutt’altro che vincente. “Mi assumo ogni responsabilità” ha dichiarato Pichai. Ecco di che cosa stiamo parlando.
Disastro Google: in arrivo licenziamenti in massa
Come abbiamo anticipato poco fa, anche per i dipendenti Google sono in arrivo dei licenziamenti di massa che potrebbero lasciare a casa migliaia di persone in tutto il mondo. Per l’esattezza, secondo quanto dichiarato da Sundar Pichai, Ceo di Alphabet (società di cui fanno parte sia Google che YouTube), l’azienda si starebbe di fatto preparando a licenziare 12 mila lavoratori. Vale a dire il 6 per cento di tutto il suo personale. Decisamente un duro colpo da digerire, soprattutto perché a quanto pare sarebbe stato causato da un clamoroso errore di valutazione fatto all’incirca un paio di anni fa.
Colpa di un errore clamoroso
All’origine del licenziamento di massa a cui si sta preparando Google ci sarebbe proprio un clamoroso errore di valutazione risalente al periodo del Covid. Lo stesso Ceo di Alphabet Sundar Pichai ha dichiarato all’epoca di aver sbagliato nella sua campagna di assunzioni, costruendo un organico sulla base di una realtà economica molto diversa da quella che stiamo vivendo oggi. Ed è proprio per questo motivo che Pichai si è assunto tutta la responsabilità di ciò che sta succedendo all’azienda. “Mi assumo la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato fino a qui” ha dichiarato pubblicamente.
Ad ogni modo, i dipendenti interessati dai licenziamenti sono stati già avvisati tramite una mail nel caso di coloro che lavorano negli Stati Uniti, mentre per i dipendenti degli altri Paesi, compresa l’Italia, ci vorrà ancora qualche tempo. Per il momento Google ha spiegato che si tratta di tagli orizzontali che riguardano i team di tutta l’azienda. Purtroppo, però, questa non sarebbe una notizia isolata. In quanto proprio pochi giorni fa si è saputo del taglio effettuato su ben 10 mila dipendenti Microsoft, 11 mila licenziamenti in Meta, 18 mila in Amazon e 3 mila in Twitter.
Articoli di Veronica Elia