Uno schianto in acqua a quasi 65 chilometri all’ora è costato la vita ad una ragazzina di soli 15 anni, la cui famiglia, dopo aver vissuto minuti di puro terrore, ora ne piange straziata la sua scomparsa
La polizia ha deciso di diffondere le immagini di un devastante incidente avvenuto in acqua nel quale è deceduta una 15enne. Uno schianto tremendo, provocato da un motoscafo che correva ad oltre 65 chilometri orari nelle acque di Southampton, Regno Unito, andando a collidere contro una boa.
Il filmato, una clip di 57 secondi mostrata nelle ultime ore ad una giuria al Winchester Crown Court, mostra il Rigid Inflatable Boat, un gommone rigido a motore, sfrecciare a tutta velocità verso la boat per poi scontrarsi contro di essa, gettando i passeggeri a bordo in mare. Ad avere la peggio è stata la 15enne, deceduta poche decine di minuti dopo in ospedale per le gravissime ferite riportate al torace.
Immediatamente dopo l’incidente si può sentire, nel video, la voce di una donna urlare, “oh mio Dio, ci sono persone finite in acqua”. In una manciata di secondi una seconda imbarcazione interviene in aiuto del natante incidentato e, sempre nello stesso filmato, la donna, la cui identità non è stata resa nota, aggiunge: “Spero che stiano bene, sono stati letteralmente lanciati fuori dal gommone”. Il dramma si è consumato intorno alle 10 del 22 agosto 2020 a Southampton Water ma se ne sta parlando nuovamente in questi giorni per via del processo in corso.
Emily Lewis si trovava a bordo della barca con la madre Nikki, il padre Simon e la sorella maggiore Amy, allora 18enne, ed è stata una tra le undici persone portate in ospedale sotto l’incidente. A condurre il mezzo c’era il 55enne Michael Lawrence, esperto qualificato nella conduzione di imbarcazioni di questo tipo, ora sotto processo con l’accusa di aver corso rischi sconsiderati eseguendo acrobazie audaci prima di schiantarsi a 42,2 miglia orarie contro la boa di metallo. Insieme al proprietario della compagnia, Michael Howley, 52enne, accusato di mancanza di misure di sicurezza.
Nikki, affranta, ha detto alla corte che in seguito all’incidente Lewis non avrebbe fatto nulla per aiutare la figlia morente mentre diventava “blu” mentre giaceva inerme sulla barca e lei ed il marito tentavano di fare tutto il possibile per aiutarla. Duncan Christie, ufficiale della marina con esperienza nella conduzione di imbarcazioni similari, ha detto ai giurati che Lawrence era “molto angosciato e in preda al panico”: i due si conoscono dal 1996 avendo lavorando insieme e lo ha definito una persona coscienziosa ed affidabile.
Lawrence dal canto suo avrebbe fornito una prima versione, spiegando che una visiera facciale e la mascherina anti Covid sarebbero saltate via a causa del vento ostruendogli la vista. Diversi testimoni ed esperti sono già stati ascoltati ed altri dovranno intervenire in aula prima che venga presa una decisione: il processo è ancora in corso.
Articolo di Daniele Orlandi
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