Un padre generoso ha deciso di donare i propri reni ad uno sconosciuto: la decisione è motivata da una nobile volontà.
La donazione di organi è un gesto di puro altruismo, specie se viene fatta mentre si è ancora in vita e se lo si fa senza sapere chi sarà il destinatario di un regalo che potrebbe cambiargli radicalmente la vita. Di rado si sentono storie di questo tipo, ma quando succede la sola idea che qualcuno possa compiere un gesto così altruistico dona fiducia nell’umanità e un senso di benessere a chiunque venga a conoscenza del bel gesto.
Dalla Gran Bretagna è arrivata in questi giorni la bella storia di altruismo di Arfon Jones, padre 73enne di una ragazza gravata da problemi di salute. La figlia Seren (19 anni) ha combattuto per anni con un’insufficienza renale che l’aveva portata ad un passo dalla morte. Ogni giorno la giovane era costretta a rimanere collegata alla macchina della dialisi per 10 ore e se non fosse giunto l’aiuto di qualcuno, probabilmente oggi sarebbe morta o ad un passo dalla morte.
Padre dona i reni ad uno sconosciuto: la bella storia di Arfon Jones e Seren
Come sempre succede in questi casi, i medici hanno spiegato a questa famiglia di Cardiff che la donazione di un rene da parte di uno dei genitori sarebbe stata la soluzione più veloce per far migliorare le condizioni di salute della ragazza. Arfon non ci ha pensato nemmeno un istante e si è reso disponibile all’espianto e alla donazione di uno dei suoi reni. Il sacrificio del padre però non è stato necessario: per Seren è giunto all’improvviso un organo compatibile da qualcuno inserito nella lista donatori della NHS.
La chiamata è giunta nell’aprile dello scorso anno. La famiglia Jones, incredula, non poteva crederci ed è esplosa di gioia. Il giorno stesso della chiamata Seren è stata operata e da quel giorno la sua vita è cambiata. Intervistata dalla BBC la giovane ha ammesso: “È stato un enorme dono. Senza quel rene probabilmente oggi sarei morta, o comunque sarei ancora costretta a dieci ore di dialisi giornaliera”.
Quanto accaduto ha toccato il cuore del padre, felice di potersi godere questa seconda vita della figlia e riconoscente a quella persona che ha reso possibile tutto questo. Probabilmente è stato proprio il toccare con mano quanto una donazione possa cambiare la vita che lo ha convinto a rimanere nella lista donatori per ricambiare il dono che è stato fatto alla figlia.
A tal proposito l’uomo ha spiegato alla BBC: “Dopo che Seren ha ricevuto il rene, mi è stato detto che io sarei potuto uscire dalla lista donatori. Proprio in quel momento ho vissuto una strana esperienza. È stato come se una voce mi dicesse: ‘C’è qualcun altro che ha bisogno di quel rene’, ed io ho sentito di dover rimanere nella lista donatori”.
Una scelta che Arfon ha portato a termine poco prima dell’ultimo Natale. Prima delle vacanze natalizie, infatti, gli è stato chiesto se fosse ancora disponibile alla donazione e l’uomo non si è tirato indietro, concedendo il suo organo a chiunque fosse il destinatario: “Sento come se avessi fatto un grosso dono di Natale, inoltre è stato carino sapere che ero sufficientemente in salute per donare un rene nonostate abbia 73 anni”.
Articolo di Fabio Scapellato