Tradizione incredibile quella che a Capodanno porta centinaia di auto a venire inghiottite dalle fiamme. Ecco cosa succede e perché
È iniziato un nuovo anno e, come al solito, tutti cercano di partire con il piede giusto. Buoni propositi, nuove abitudini e routine più sostenibili sono spesso tra gli obiettivi più diffusi, all’inizio di ogni gennaio. Anche in Francia c’è qualcuno che spera che anche lì possano nascere nuove abitudini, soprattutto in merito ai festeggiamenti di Capodanno: ecco cosa succede.
In Francia, infatti, c’è una stranissima tradizione secondo la quale a Capodanno moltissime auto parcheggiate nelle vie cittadine vengano date alle fiamme, come augurio per l’anno nuovo che sta per iniziare e per protestare contro ciò che, nell’anno precedente, non ha funzionato. Nonostante il Covid-19, che l’anno scorso a quest’ora imperversava impedendo i festeggiamenti, nella serata del 31 dicembre 2021 in Francia sono state bruciate 874 auto, secondo le fonti ufficiali. Ecco la storia di questa tradizione e, soprattutto, il clamore che crea attorno a sé.
Questa assurda tradizione è tanto radicata che l’Eurometropolis di Strasburgo, nella giornata del 28 dicembre, ha diffuso una mappa che indicava le aree dove i cittadini potevano parcheggiare le proprie auto in modo sicuro, in vista del Capodanno. A portare avanti i roghi delle auto sono soprattutto gli hooligans che, ogni anno, danno sfogo alle proprie frustrazioni scatenando il panico in città.
La giornalista investigativa Amy Med, infatti, in un tweet ha denunciato ciò che ogni anno accade tra le vie cittadine e, successivamente, ha ricondiviso la mappa dove si indicano i luoghi sicuri in cui parcheggiare la propria auto. Questa tradizione, che annualmente si cerca di combattere, è in realtà ben radicata nella storia della Francia: sebbene la tradizione sembra aver avuto inizio in Germania negli anni Ottanta, i peggiori sono stati in assoluto i Novanta.
Oggi, in Francia, il dare alle fiamme le auto è anche un gesto di protesta: nel 2005, più di 8000 veicoli vennero bruciati da individui di origine africana ed araba. Il motivo sembra da ricercare nella morte di due teenager nei sobborghi di Clichy-sous-Bois a Parigi nelle tre settimane precedenti e, con le auto, vennero dati alle fiamme anche edifici e costruzioni al punto da obbligare il governo francese a dichiarare lo stato di Emergenza. Di anno in anno, le autorità cercano di contenere questi eventi e di eradicare questa tradizione: pare, però, che resterà uno dei modi preferiti dei francesi per protestare.
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