L’animale più grande di sempre: una scoperta incredibile cambia la storia e lascia il mondo a bocca aperta. Ecco che cosa è emerso.
Studiosi, scienziati e ricercatori sono sempre alle prese con nuove scoperte e nuovi progetti.
A tal proposito, di recente è emerso un particolare che sembrerebbe cambiare per sempre la storia. Stando agli ultimi ritrovamenti fossili, 200 milioni di anni fa potrebbero essere esistiti dei rettili marini predatori mastodontici, ancora più grandi delle balenottere azzurre. È chiaro, quindi, che se così fosse bisognerebbe ricredersi su molte delle congetture scientifiche fatte finora. La maggior parte di noi, infatti, ha sempre creduto che fossero i dinosauri gli animali più grandi mai esistiti al mondo, ma a quanto pare le cose potrebbero non essere proprio così…
Come sappiamo nella preistoria sono esistiti degli animali a dir poco mostruosi e dalle dimensioni mastodontiche. Millepiedi da 2,5 metri di lunghezza, rettili volanti con un’apertura alare di 11 metri e serpenti da più di una tonnellata ciascuno. In particolare però nel nostro immaginario collettivo, consolidato soprattutto grazie alla cinematografia, abbiamo sempre pensato ai dinosauri come agli animali più grandi mai esistiti al mondo. Eppure, grazie alle recenti scoperte scientifiche, si è potuto comprendere che potrebbero essere esistite delle specie animali ancora più grandi. Per comprendere meglio questo argomento è innanzitutto necessario tornare indietro nel tempo e prendere in considerazione la balenottera azzurra, un animale da 30 metri di lunghezza e 199 tonnellate di peso. Ma proprio come i dinosauri è probabile che nemmeno questa specie sia stata la più grande mai esistita sulla Terra.
Secondo alcuni recenti studi che vanno avanti in realtà da diversi anni, circa 200-250 milioni di anni fa sarebbe esistito un animale marino a dir poco gigantesco, il più grande che abbia mai solcato i nostri mari. Questa, oltre ad essere una scoperta di colossale importanza dal punto di vista della zoologia, sarebbe anche un particolare con forti implicazioni anche in un’ottica storica.
Per esempio, la scoperta dell’esistenza di un simile animale, seppure non sappiamo esattamente come si chiamasse e come fosse fatto, ci direbbe che fino ad oggi avremmo di gran lunga sottovalutato quanto possano crescere in realtà i grandi carnivori dentati. Inoltre, il fatto che questi animali sembrerebbero essere comparsi poco dopo la più grande estinzione di massa della Terra ci porterebbe a ripensare alcuni concetti base dell’evoluzione. Si tratterebbe, quindi, di una scoperta dall’elevato valore storico-scientifico che potrebe portarci ad esplorare confini a noi ancora ignoti.
Articolo di Veronica Elia
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