Amanda Lear e la morte improvvisa che ha cambiato il suo stato d’animo per sempre: ecco i dettagli e le curiosità
Negli anni Ottanta per la sua bellezza particolare colpì il pittore Salvador Dalí per il quale posò divenendo la sua musa ispiratrice: stiamo parlando proprio di lei, Amanda Lear. Nel 1973 attirò l’attenzione dei media per aver posato sulla copertina dell’album For Your Pleasure dei Roxy Music, intraprendendo una relazione anche con David Bowie. Nonostante tutto, la donna ha raccontato la morte che ha cambiato per sempre il suo stato d’animo.
La donna si è fatta conoscere grazie alla sua partecipazione a diversi programmi televisivi di successo in Francia, in Italia e in Germania, dapprima come soubrette e successivamente come conduttrice.
In molti sostengono che abbia un patrimonio molto alto, anche se la stessa in una intervista ha specificato a chi ha devoluto tutti i suoi bene: “Ho scritto il mio testamento e ho lasciato tutto il mio patrimonio ai miei gatti. Ne ho dieci, li amo più di ogni altra cosa e loro amano me… I miei gatti mi hanno salvato, sono stati i migliori medici per me, per questo ho deciso che sono gli unici meritevoli della mia eredità. I miei soldi andranno a una fondazione che ha l’unico scopo di occuparsi dei miei gatti quando non ci sarò più”.
La questione sulla sessualità di Amanda è stato sempre un argomento molto interessante per il gossip in quanto, in molti si sono chiesti se la Lear è un uomo o una donna. Alcuni come Simona Izzo hanno affermato che la Lear non ha mai confermato la sua identità e che sarebbe nata uomo. Il direttore di Chi si è sempre mostrato in totale disaccordo dichiarando che Amanda è nata donna.
Di recente ha parlato di un dramma che l’ha cambiata per sempre.
Il dramma di Amanda Lear
Amanda Lear in una intervista ha raccontato la morte del suo amatissimo marito Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle nel dicembre 2000 che ha lasciato un grande vuoto nella sua vita.
Il corpo fu ritrovato senza vita nella villa al centro di Saint-Etienne-du-Gres.
Amanda ha spiegato: “Spesso mi chiedo se parlo di lui come grande amore per via della sua morte improvvisa. Se non fosse morto, magari, oggi avremmo divorziato. Al mio analista ho chiesto per anni quando sarei riuscita a voltare pagina. Lui mi rispondeva sempre: ‘Mai’. I lutti si metabolizzano col tempo. Vanno vissuti. La rabbia si trasforma in disperazione per diventare, dopo un bel po’, accettazione”.
