Una serie di dichiarazioni da parte di Giorgia Soleri risalenti a qualche tempo fa hanno suscitato una forte polemica per via di un episodio accaduto recentissimamente. Vediamo il motivo per cui la fidanzata del frontman dei Maneskin è finita al centro della bufera
Alla settantanovesima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia hanno partecipato come al solito moltissime celebrità e personaggi del mondo dello spettacolo. Tra questi c’è stata anche Giorgia Soleri, modella, influencer e scrittrice che da alcuni anni è fidanzata con Damiano David, vale a dire il cantante dei Maneskin.
A dispetto dell’immenso successo che il sopracitato gruppo musicale continua ad ottenere, negli ultimi tempi si è parlato molto anche della compagna di Damiano, una ragazza che è finita più volte al centro dell’attenzione per svariati motivi.
Da tempo Giorgia sta combattendo in prima linea una battaglia riguardante la vulvodinia, un disturbo che provoca dolore e bruciore nell’area della vulva, seppur senza lesioni visibili all’occhio umano. La malattia può colpire donne di ogni età, dalle più giovani a coloro che sono già in menopausa. Inoltre, in diversi casi, può assumere una cronicità che genere grandi difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Giorgia Soleri, la modella nell’occhio del ciclone: ecco il motivo
In tempi non sospetti la Soleri aveva rivelato, in parole povere, di non essere una grande amante del cinema. Proprio per questa ragione, la sua partecipazione alla Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia è risultata a molti una sorta di contraddizione in grado di scatenare una clamorosa bufera.
“Il cinema non mi piace per niente. Purtroppo è un linguaggio che mi annoia e credo di essere davvero l’unica persona che abbia mai conosciuto a disperarsi quando qualcuno dice ‘guardiamo un film?”, queste erano state le dichiarazioni di Giorgia che, dopo quanto accaduto recentissimamente, a diversi utenti in giro per il web sono sembrate in contrasto con la sua presenza nel capoluogo veneto.
La fidanzata di Damiano, a tal proposito, ha cercato di giustificarsi spiegando che, nonostante non apprezzi molto il linguaggio del cinema, lei è comunque nata come una fotografa: “I pochi film che mi hanno davvero emozionata e lasciato qualcosa o avevano una grandissima fotografia o richiedevano un’attenzione molto attiva per entrare al 100% nell’immaginario del regista”.
Stando alle successive frasi, la pellicola che ha visionato a Venezia rispecchiava le caratteristiche da lei descritte in precedenza: “Ecco, Bardo, il film che abbiamo visto ieri aveva entrambe queste cose. Una fotografia talmente bella che ti senti per più di 3 ore completamente all’interno delle scene e richiede una lettura molto personale”.