Conoscete i fattori di rischio relativi al tumore al seno? Ecco quali sono e come riconoscerli
Secondo quanto riportato da grupposandonato.it, nel corso della propria vita 1 donna su 8 sviluppa una neoplasia della mammella. In tal senso esistono due tipologie di fattori di rischio che hanno maggiore impatto sulla possibilità di sviluppo del tumore, andando in caso a svilupparne la crescita.
I fattori, nel dettaglio, si dividono in: modificabili e non modificabili. I primi dipendono dalle nostre abitudini, i secondi al contrario non hanno nulla a che vedere con i nostri comportamenti.
La specialista Doris Mascheroni, responsabile dell’U.O. di Medicina Interna all’Istituto Clinico Villa Aprica, ha descritto nello specifico quali sono i fattori e quali di questi potrebbero avere un ruolo cruciale nel rischio di sviluppare un carcinoma alla mammella. Le sue parole: “Tra i fattori non modificabili, consideriamo per prima cosa l’età, in quanto con l’aumentare di questa aumenta anche il rischio di contrarre la malattia (circa il 50% delle pazienti con tumore alla mammella sono over 65), e la storia personale perché, come accade in ogni tipo di neoplasia, chi ha già contratto un carcinoma è più soggetto a una seconda malattia. Non si tratta di recidiva, ma di secondo nuovo tumore”.
Per quanto concerne la questione relativa alla genetica, invece, circa il 10% dei carcinomi mammari sono ereditati. Questo perché viene ereditata la mutazione di un gene nel BRCA (corredo cromosomico). Ad ogni modo deve essere evidenziato come non tutte le donne che presentano tale mutazione vanno incontro allo sviluppo di un tumore (“solo” il 50%).
Per tale ragione è importante sapere se è presente questa mutazione genetica, proprio per migliorare il monitoraggio.
Tumore al seno, i fattori di rischio modificabili
Oltre ai fattori di rischio non modificabili, esistono anche quelli modificabili. Per questi si deve attuare un atteggiamento specifico volto alla riduzione del rischio. Per esempio lo stile di vita è un aspetto fondamentale: per questo in quelle famiglie in cui vi è un membro che abbia sviluppato la malattia, sarebbe opportuno porre l’attenzione sulle proprie abitudini come quelle alimentari.
Nella strategia di riduzione del rischio di contrarre un tumore alla mammella, per esempio, deve essere presa in considerazione una particolare attenzione a tre aspetti: alimentazione, peso e attività fisica.