Sandra Milo è stata protagonista dell’ultima puntata di Verissimo Le Storie, il format estivo che rivive le interviste più significative realizzate, da Silvia Toffanin, nel corso dell’anno
Sandra Milo è una delle attrici più apprezzate nel panorama cinematografico italiano. Negli Sessanta e Settanta, Sandra, ha raccolto la maggior parte dei suoi successi, diventando anche la musa del regista Federico Fellini.
Nel corso della sua carriera ha recitato in diversi film di successo come: Lo scapolo, Mio figlio Stefano, La donna che venne dal mare, Adua e le compagne, Frenesia dell’estate, Ho una moglie pazza, pazza, pazza, Giulietta degli spiriti, “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, Impepata di cozze – Sposarsi al sud è tutta un’altra storia, Prima di lunedì ecc…
Nel 2021 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera, un riconoscimento importante per Sandra Milo. L’attrice, oltre a cimentarsi nel campo delle recitazione, ha anche condotto diversi programmi televisivi sia in Rai che in Mediaset. Recentemente, invece, insieme ad Orietta Berti e Mara Maionchi ha condotto, su Sky Uno, Quelle brave ragazze.
Nel 2010, all’età di 76 anni, ha partecipato anche alla settima edizione dell’Isola dei Famosi. Sandra restò in Nicaragua ben 62 giorni e per poco non riuscì ad approdare in finale. Quell’edizione, per la cronaca, fu vinta da Daniele Battaglia che superò in finale Luca Rossetto, Guenda Goria e Domenico Nesci.
Sandra Milo e i problemi economici: “Non è finita”
Sandra Milo, nel salotto di Verissimo, raccontò di aver iniziato ad accusare seri problemi economici nel 2019. Lo Stato le ha chiesto un risarcimento di ben 3 milioni di euro, ridotti poi a 850.000 a causa di un errore di calcolo. L’attrice, nata a Tunisi da padre siciliano e madre toscana nel 1933, ha spiegato: “La questione non è finita, però ho deciso di combattere per sostenere quelli che sono i diritti miei e della mia famiglia. Tutti quanti in Italia abbiamo fatto dei debiti. Io intendo pagare, ma solo quello che devo, non un carico ingiusto”.
Poi aggiunse: “Ho retto fino adesso perché non volevo che i miei figli sapessero di questa situazione, ma ora non ce la faccio più, non posso più lottare. Mi sento vittima di un’ingiustizia. Perché il mio paese mi tratta così? Io non sono una criminale”.