Marco Columbro, noto attore e conduttore televisivo italiano, ha confessato i gravi problemi di salute da lui incontrati. Ecco oggi come sta
Uno dei volti storici dei canali Mediaset, sulle cui frequenze ha intrattenuto milioni di italiani per molti anni, al giorno d’oggi manca dalla tv da diverso tempo. Egli, infatti, non è più riuscito a farsi spazio sul piccolo schermo, a causa di una serie di fattori più o meno noti. Senza alcun dubbio non si può nascondere che ha passato un periodo davvero buio, anche per via della malattia che l’ha colpito improvvisamente.
Attualmente Marco ha settantadue anni, compiuti tra l’altro da poco, vale a dire nella data dello scorso 28 di giugno. Dopo un avvio di carriera come attore teatrale, Columbro ha cominciato a cimentarsi nella conduzione di alcuni varietà televisivi di successo. Nel corso della sua attività professionale ha vinto ben tredici Telegatti, a testimonianza della grande popolarità e della stima che si è guadagnato.
Qualche anno fa però, a seguito di un aneurisma cerebrale, il suo percorso televisivo si è interrotto bruscamente. Adesso andiamo a svelare quelle che sono le sue condizioni attuali e le sue più recenti attività.
Marco Columbro, dopo la malattia ecco la confessione
Come riportato dal portale fortementein.com, Columbro ha parlato della sua malattia e delle conseguenze che gli ha portato nella vita con queste parole: “Sono stato in coma 25 giorni, ricordo che sono svenuto in albergo, mi sono svegliato dopo un mese in sedia a rotelle in un centro di riabilitazione. Uscire dal coma è stata una rinascita, devi riapprendere le cose che sembravano acquisite. Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, della mia azienda di biologico e del mio resort in Toscana”.
Come apprendiamo dalle sue frasi, al giorno d’oggi le condizioni di salute dell’attore sembrano piuttosto buone, al punto da essersi impegnato in un nuovo lavoro: “Mi occupo di una locanda in Toscana, in Val d’Orcia, con 18 ettari di bosco e ospiti tutti affascinati dal silenzio. La gestiscono amici albergatori, ma m’impegna tanto. L’anno scorso non si è presentato il cuoco e per un mese e mezzo ho cucinato io. Avrei preferito mille prime in teatro: non dormivo la notte per l’ansia da prestazione”.
L’uomo ha preso con diplomazia il fatto di non aver più ricevuto incarichi di prestigio in tv, ammettendo però di non avere idea sulle effettive motivazioni: “Non ne ho idea. Per cinque o sei anni, ho bussato a tutte le porte, invano. Poi me ne sono fatto una ragione: la vita è fatta di cambiamenti. Ho fatto teatro fino a quattro anni fa, poi televendite di condizionatori, ma si vede che il mio destino erano studio e conoscenza”.