Carlo Verdone e il dolore mai superato in relazione al lutto: ecco le sue parole commoventi, i dettagli della vicenda
Nel corso della sua carriera ha conquistato milioni di telespettatori che hanno apprezzato e amati i suoi infiniti personaggi che hanno fatto sorridere il mondo intero: stiamo parlando di lui, Carlo Verdone. L’uomo ha interpretato diversi personaggi al fianco di attrici di successo come Claudia Gerini e Veronica Pivetti. Purtroppo, però, ha affrontato un lutto che non ha ancora del tutto superato.
La carriera di Carlo comincia esordendo al cabaret nel noto show Tali e quali, dove spesso l’uomo si occupava di interpretare diversi personaggi in maniera comica divertendo molto il pubblico. Nel 1977, un regista lo notò e lo fece esordire a teatro in un varietà al fianco di nuovi comici fra cui Massimo Troisi e Gatti Vicoli Miracoli, tanto che il famoso regista Sergio Leone ne rimane estasiato.
Nel 1980 arriva la prima regia del suo film Un sacco bello, continuando con Bianco, rosso e Verdone, In viaggio con Papà con Alberto Sordi, Maledetto il giorno in cui t’ho incontrato, Grande, Grosso… e Verdone. Il primo film citato risulterà tra i grandi successi cinematografici dell’attore.
Inizialmente Carlo non aveva preso in considerazione di diventare un attore affermando: “Ero in villeggiatura nel 1968. Avevo i capelli, mi innamoravo spesso, ascoltavo Jimi Hendrix, avevo una Vespa 50 truccata e mi sentivo felice, leggero. Andavo sempre al cinema all’aperto, fumavo di nascosto e per questo prendevo qualche sberla da mio padre. Ero un ragazzo normale e diventare attore era l’ultima cosa che avrei fatto”.
Purtroppo, però, nonostante la sua brillante carriera e il suo famoso successo indiscusso raggiunto nel corso del tempo, egli ha affrontato un lutto che ancora oggi provoca molta sofferenza: quello di suo padre.
La sofferenza che vive ancora oggi Carlo Verdone
Nel corso di una intervista al Corriere della sera in occasione del Lecco Film Fest, l’attore Carlo Verdone ha rivelato un dramma senza tempo: la scomparsa di suo padre avvenuta nel 2009.
L’attore ha confessato: “Mio padre mi manca molto. L’altro giorno ho scritto la prefazione a un libro….Quando prendevo il ricevitore del telefono per leggergli un mio scritto, lui ascoltava e mi correggeva”.
Mimando il gesto del telefono ha aggiunto: “Non trovavo il telefono. Mi sono detto, ma cosa stai facendo?”.
Inoltre l’attore ha raccontato un aneddoto di suo padre, docente universitario nonché anche suo insegnante: “Mi chiese quello che non mi doveva chiedere: Dreyer. Non fu affatto generoso, facendomi fare una figuraccia tremenda. Ci rivediamo alla prossima sessione, mi congedò così. Alla vigilia l’avevo pregato di chiedermi di Fellini e del neorealismo. A casa, dopo l’esame, si fece una grande risata e mi disse, ‘cosa avrebbero detto gli altri studenti se ti avessi protetto? La prossima volta preparati su Dreyer’”.