Isabella Ferrari, nel corso di un’intervista ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha raccontato di aver vissuto un vero dramma quando era solamente una ragazzina: tutti i dettagli
Isabella Ferrari è una delle attrici più apprezzate nel panorama italiano, ma pochi sono al corrente del fatto che il suo vero è Isabella Fogliazza. Nata a Ponte dell’Olio, in provincia di Piacenza, nel 1964, nel corso della sua carriera ha recitato in tantissimi film che hanno fatto la storia del cinema italiano, come: Il ras del quartiere, Sapore di mare/2, Domani mi sposo, Fracchia contro Dracula, Appuntamento a Liverpool, Romanzo di un giovane povero, Sotto le stelle, Diva!, Cosa fai a Capodanno?, Un giorno perfetto, In viaggio con Adele e Sotto il sole di Riccione.
Nel 1995 ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice non protagonista alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per la sua partecipazione in “Romanzo di un giovane povero”. Al Festival internazionale del film di Roma 2012, invece, si è aggiudicata il Marc’Aurelio d’Argento per la miglior attrice per merito del film “E la chiamano Estate”.
Sul fronte vita privata, quando aveva solamente sedici anni, ha intrapreso una relazione con il regista Gianni Boncompagni. Ha una figlia di nome Teresa nata dal legame con l’imprenditore bolognese Massimo Osti. Dal 2002 è sposata con il regista Renato De Maria e insieme hanno due figli, Nina e Giovanni.
Oltre al cinema, Isabella si è ritagliata il suo spazio anche in televisione. Tra i programmai a cui ha preso parte ricordiamo: Sotto le stelle, Vota la voce e 3-2-1 contatto!
Isabella Ferrari e il dramma vissuto a 17 anni: “Ero troppo giovane…”
Isabella Ferrari, ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha raccontato di aver abortito a 17 anni ed ha sfruttato il momento per “criticare” quanto deciso della Corte Suprema degli Stati Uniti: “Non ne ho mai parlato. Mi è capitato da ragazza… Ci ripenso con dolore, ma senza sensi di colpa. Prima della vita di un embrione viene la vita della donna. Io sono per quella libertà. Con la sentenza della Corte Suprema in Usa si rischierà di morire con gli aborti clandestini, è un tornare indietro orribile”.
Poi ha aggiunto: “Avevo 17 anni, troppo giovane, sentii che quel fidanzatino di Piacenza non poteva essere l’uomo della mia vita, ed è sempre una decisione femminile, per fortuna ero accompagnata da mia madre, non avrei saputo come affrontare la cosa”.