La giovane cantautrice italiana ha condiviso con i suoi followers un doloroso ricordo che in qualche maniera ha stravolto la sua vita
Il suo percorso all’interno del mondo della musica ha avuto origini già da diversi anni, nonostante la giovane età dell’artista siciliana. Quest’ultima infatti, prima della pubblicazione del suo album d’esordio si era esibita in apertura dei concerti del tour di Max Gazzè chiamato “Sotto casa”.
Nel giro di non molto tempo Levante ha saputo distinguersi dalla massa, in particolar modo per la sua straordinaria capacità di scrittura. Grazie a questa dote, nel 2017 la cantante ha pubblicato addirittura il suo primo romanzo dal titolo “Se non ti vedo non esisti”. L’anno dopo è uscito il secondo, intitolato “Questa è l’ultima volta che ti dimentico”, il quale ha raggiunto la top dieci delle vendite in Italia.
Dai testi, così come dalle canzoni di Claudia Lagona (suo vero nome) si evince la sensibilità di cui dispone la sua anima. Proprio di recente, la cantautrice ha caricato sui social un post in cui ha raccontato un aneddoto che riguarda la sua vita privata, in grado di commuovere tanti dei suoi fans.
Levante, il tragico lutto che l’ha segnata nel profondo del cuore
“Ventisei anni fa moriva mio padre”, così è cominciato il lungo post dedicato alla tragica scomparsa del genitore di Levante, il quale ha provocato un grande dolore a quest’ultima che ha raccontato nel dettaglio le sensazioni da lei provate all’epoca: “Alle sei del pomeriggio, in una giornata bollente, nella casa di Palagonia. Per anni sua madre ha detto che era morto per “il male del secolo”. Ancora oggi la nonna Rosalia non lo dice, TUMORE, non lo dice. Anche a me a volte affatica dirlo, sentirlo dire”.
Levante ha poi aggiunto di aver avuto un ‘senso di vergogna’ per aver perso suo padre, anche se negli ultimi anni ha ammesso di esser riuscita ad accettare parzialmente la sua assenza. Con grande sincerità inoltre, l’artista ha confessato quello che le ha riferito la sua terapeuta.
“La Doc dice che piango come fosse successo ieri, in realtà succede solo se tolgo la maschera… altrimenti sono ventisei anni e quindi una vita fa. È un dolore adulto, ha la patente, si è diplomato, è laureato. Eppure è tutto estremamente nitido davanti ai miei occhi”, queste le toccanti frasi della trentacinquenne che con fatica sta ancora cercando di digerire un lutto che, ancora oggi, continua ad occupare un grande spazio all’interno della sua mente e del suo cuore.
