Michele Zarrillo e il dramma vissuto qualche anno fa che ha scombussolato la sua vita. Il tristissimo racconto
Michele Zarrillo è uno dei cantautori più amati nel contesto musicale italiano. Il classe ’57 ha raggiunto il suo successo nel 1987 grazie alla partecipazione nella sezione “Nuove Proposte” del Festival di Sanremo con il brano “La notte dei pensieri”.
Sempre a Sanremo, negli anni successivi, ha presentato alcuni dei suoi brani più famosi, tra cui: Cinque giorni, L’elefante e la farfalla, L’acrobata, Strade di Roma e L’ultimo film insieme.
Nella sua carriera, in totale, è salito sul palco dell’Ariston in ben tredici occasioni (curiosamente prima del successo nel 1987 ha partecipato in altre due edizioni, nel 1981 quando vi era una categoria unica e nel 1982 quando non raggiunse la fase finale). Proprio nell’82 presentò in gara la sua canzone più celebre, ossia “Una rosa blu”.
Sul fronte vita privata, Michele Zarrillo, è legato sentimentalmente alla musicista Anna Rita Cupraro. La coppia ha avuto due figli: Luca e Alice nati rispettivamente nel 2010 e nel 2012. Michele, però, ha anche un’altra figlia di nome Valentina nata nel 1981 da una relazione precedente.
Il rapporto con quest’ultima, come raccontato dallo stesso Zarrillo in un’intervista a Caterina Balivo nel programma Vieni da Me, è molto migliorato dopo l’arrivo dei due figli più piccoli: “Lei con questi fratellini così piccoli ha un grande amore. Poi loro, nonostante la tenera età, sono già zii. Il rapporto è migliorato molto: quando ti separi qualche periodo strano c’è sempre, ma con mia figlia Valentina ci adoriamo, un amore talmente forte che ci scontriamo”.
Michele Zarrillo e il dramma vissuto nel 2013
Michele Zarrillo nel 2013 è stato colpito da un infarto e in occasione del Festival di Sanremo del 2017, ai microfoni di Gente, ha raccontato quanto vissuto: “Ho avuto un infarto. Me la sono vista veramente brutta. Per fortuna non ero in casa da solo, l’ambulanza arrivò in soli sette minuti e l’ospedale era dietro casa mia. Mi operarono d’urgenza. Ho avuto paura, tanta, di perdere tutto e non solo quanto raccolto nel corso della mia carriera”.
Poi ha aggiunto: “Sono stato davvero miracolato: una parte del mio cuore aveva smesso di battere e solo in rarissimi casi, dopo un infarto come il mio, riprende la motilità. Anche i medici erano sbalorditi”.