Emma Marrone, nelle ultime ore, si è resa protagonista di un bellissimo gesto che non è passato inosservato: ecco cos’è accaduto
Emma Marrone si è dimostrata ancora una volta una persona dal cuore d’oro, il suo gesto durante l’esibizione al Campovolo di Reggio Emilia non è passato inosservato. La cantante salentina è stata una delle artiste ad esibirsi nel concerto “Una, nessuna e centomila”, insieme ad Alessandra Amoroso, Gianna Nannini, Laura Pausini, Giorgia ed Elisa.
La vincitrice della nona edizione di Amici, nel corso della sua esibizione, si è accorta che nel pubblico un suo fan non era in perfette condizioni di salute. La preoccupazione della cantante è stata evidente, tant’è che ha deciso di stoppare la canzone per sincerarsi della condizioni del ragazzo.
Il fan che si è sentito poco bene è stato scortato dalla sicurezza ed Emma, prima di ricominciare la canzone, si è avvicinata al ragazzo portandogli una bottiglietta d’acqua. Il bellissimo gesto è stata accolto con grande calore dal pubblico che ha applaudito in maniera incessante la cantante.
Emma, prima di riprendere a cantare, si è lasciata andare anche ad una battuta: “Dai ragazzi ripartiamo, ora ve la faccio meglio la canzone”.
Uno, nessuno e centomila: le parole da brividi di Laura Pausini
“Uno, nessuno e centomila” è un concerto organizzato per sostenere la lotta alla violenza di genere. L’evento, in questo caso, si è svolto sabato 11 giugno a Reggio Emilia ma le artiste hanno confermato come in futuro ci saranno altri concerti.
Oltre alle sei artiste donne, le quali si sono impegnate in questo progetto, sul palco sono saliti anche alcuni colleghi come: Tommaso Paradiso, Eros Ramazzotti, Coez, Diodato e Brunori Sas.
Laura Pausini ha speso delle bellissime parole in sede di presentazione del progetto: “Se riusciamo a sensibilizzare una donna a denunciare abbiamo ottenuto il nostro scopo. Tutti devono conoscere il gesto che segnala la violenza, lo devono sapere come sanno che ci si devono allacciare le cinture. Tante donne mi hanno scritto per raccontarmi delle violenze, una mi chiamava, ora è riuscita a uscirne grazie a un centro. Questo concerto non può risolvere la violenza ma fa tanto rumore. Non vedi la fine finché non hai qualcuno al tuo fianco che ti ascolta”.