Rai, l’addio è doloroso: devastante morire così

Rai, l’addio è forte e doloroso, una scelta che potrebbe far pagare le conseguenze ai vertici: ecco di che si tratta

Rai − Radiotelevisione italiana S.p.A., o semplicemente Rai è uno dei poli televisivi più importanti in Italia e rappresenta una delle più grandi aziende di comunicazione in Europa. Il momento storico che stiamo vivendo davvero molto doloroso e particolare, dovuto alla guerra tra Russia e Ucraina tiene tutti legati dinnanzi ad uno schermo televisivo e i giornalisti stanno svolgendo al meglio il proprio lavoro con impegno e dedizione.

 

studio televisivo
curiosità (foto web)

Uno dei telegiornali più seguiti dal pubblico italiano è il TG 1 trasmesso dal Centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma. Tale telegiornale ha sempre mantenuto un orientamento verso i partiti di maggioranza in particolar modo Democrazia Cristiana, il centro-destra e il centro-sinistra.

La prima notizia in assoluto trasmessa dal primo telegiornale è avvenuta nel 1952 riportava la regata storica di Venezia. Mentre il primo tg segnato come TG 1 venne trasmesso quasi vent’anni dopo, nel 1976 e le caratteristiche che prevedeva il nuovo Tg vedeva l’approfondimento, specie nell’edizione delle 20:00, che si concludeva sempre con la rubrica Dentro la notizia.

In redazione vi erano giornalisti noti fra cui possiamo ricordare  Arrigo Petacco, Diego Cimara, Fulvio Damiani, Giuseppe Lugato, Adalberto Manzone, Mimmo Sacco, Dante Alimenti, Vittorio Citterich, Nuccio Fava, Paolo Frajese, Massimo Olmi, Mino Damato, Piero Forcella, Romano Battaglia, Elio Sparano e Bruno Vespa.

La Rai è sempre pronta a narrare le vicissitudini intorno al mondo come sta avvenendo per la guerra tra Russia e Ucraina. L’azienda, ha preso un’importante decisione lasciando senza parole il pubblico.

La decisione di Rai

tg 1 notizia
Rai ha deciso (foto web)

Nella giornata di sabato 5 marzo, la Rai ha preso una importante decisione circa le vicende che hanno coinvolto la guerra tra Russia e Ucraina. I giornalisti, sempre in prima linea, informavano telespettatori di ciò che stava accadendo ma improvvisamente tutto si è ribaltato.

Con una nota l’azienda rai con sede in Viale Mazzini ha fatto sapere di voler immediatamente sospendere i servizi giornalistici della Russia rivelando: “n seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalla autorità a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati dalla Federazione Russa“.

Questa decisione mai presa prima dall’azienda è stata sottolineata poiché una notizia del tutto vera potrebbe risultare fuorviante dall’autorità russa, causando l’incarcerazione del giornalista, con conseguenze gravissime sia sul piano personale che lavorativo. 

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