Senza aver conseguito la laurea, Caternia Balivo ha ottenuto un tesserino da pubblicista che le ha spalancato le porte della carriera attuale. Andiamo a scoprire come.
A volte, alcuni percorsi sono più scabrosi di altri, specie se hanno costi più bassi. Come quello dei pubblicisti, intrapreso anche da Caterina Balivo, obbligati ad effettuare un percorso diverso da quello che passa per i costosissimi master in giornalismo, dove il prezzo più basso risulta essere di ben 12 mila euro.
La ragazza ne ha fatta di strada, da quando ha iniziato la sua carriera da modella sulle passerelle campane. Infatti, col tempo l’abbiamo ritrovata sulla passerella di ‘Miss Italia’, non vittoriosa, ma con un ottimo risultato. Oggi, la vediamo presentare diversi programmi tv, specie in Rai, dove l’abbiamo notata anche nelle vesti di opinionista.
Caterina Balivo, la conduttrice tv, pubblicista, ha posato per uno spot, attività vietata dal codice deontologico… http://t.co/m2fVXiL2
— Napolifanpage.it (@napolifanpage) March 25, 2012
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Il tesserino preso senza laurea da Caterina Balivo e i disagi del settore giornalistico
Diventare giornalista, oggigiorno, sembra essere un’utopia che solo pochi eletti possono realizzare. Effettivamente, i costi di un master, che consentirebbe di ottenere il tesserino, sono molto esosi e tanti, come Caterina Balivo, riescono a prenderlo soltanto tramite vie traverse.
In particolare, per ottenere un tesserino si potrebbero percorrere due strade diverse, ma parallele:
- La prima, quella intrapresa da Caterina Balivo con il Corriere di Caserta, fa riferimento al praticantato e versa sul fatto che la persona, per ottenerlo, può fare due anni di esperienza retribuiti. Ma esclusivamente con la stessa testata, quindi non cumulabili.
- La seconda è incentrata su un percorso universitario fatto di una laurea triennale qualsiasi e un master di due anni, ma a costi troppo alti.
Per non parlare dei disagi che si affrontano durante le domande di accesso ai master. Ad esempio, sul sito Controcampus.it si fa riferimento alle domande pervenute per effettuare i corsi, che non sono arrivate a venticinque, come pretendeva l’ordine, quindi l’invio delle domande di ammissione è stato prorogato di un mese. In oltre, i costi sono veramente eclatanti, si parte dai più bassi che sono 12 mila euro dell’Università IULM di Milano.
Insomma, un settore chiuso alle frange economicamente più deboli della popolazione, ma aperto alle famiglie con redditi più alti. In questo modo, chiunque voglia provare a fare un percorso alternativo, potrebbe rischiare di finire in pasto della mercé delle testate che, sfruttando il sogno delle persone che vorrebbero avere il tesserino, li potrebbero retribuire a costi molto bassi.