Lucio Dalla, patrimonio distrutto completamente: si starà rigirando nella tomba | Ecco com’è successo

Il cantautore Lucio Dalla e il patrimono completamente distrutto: ecco come è successo, i dettagli della vicenda

La sua musica, il suo nome e quello che ha costruito grazie alla sua splendida carriera e alle melodie che sono rimaste nello scenario della musica italiana e che il pubblico non ha mai dimenticato nonostante la sua scomparsa è lui, Lucio Dalla. Ha vissuto un’infanzia difficile in quanto ha perso il papà all’età di sette anni per via di un tumore, cominciando a seguire un collegio per volontà di sua mamma. Sempre stato un’artista che ha cercato di conoscere nuovi stili e nuovi orizzonti collaborando con diversi artisti nazionali e internazionali passando a vari generi musicali, dal beat fino alla canzone d’autore. L’attività musicale può essere divisa in tre periodi, “le origini jazz e le varie partecipazioni sanremesi”, la “collaborazione con Roversi”,  la “maturità artistica” e la “fase pop”.

 

 

lucio giovane
curiosità (foto web)

Trascorre la sua prima fase d’infanzia a Bologna e quando il suo papà, nel 1950, muore per un tumore, per volere della mamma si iscriverà al Collegio dove trascorre le scuole elementari iniziando ad esibirsi in piccole recite scolastiche. In un’intervista ha svelato che sua mamma era convinta che suo figlio avesse un futuro nel mondo dello spettacolo rivelando: “Avevo undici anni quando mia madre, donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna per un test sulle mie attitudini: risultò che ero un mezzo deficiente. Mia madre sospettava fossi un genio, anche per questo mi lasciò partire a quindici anni per Roma. A scuola andavo male –ricorderà l’artista– preferivo andare in giro a suonare. A diciassette anni ero già a Roma a fare musica”. 

Dopo le scuole elementari comincia un percorso del tutto confusionario per Lucio in quanto comincerà a studiare ragioneria, poi cambia puntando al liceo classico, infine passa al liceo linguistico ma finirà per appassionarsi e studiare la musica jazz prima di terminare gli studi. In un’intervista svelò l’importanza dell’insegnamento di quelle vacanze in Puglia, a Manfredonia: “È stato durante queste vacanze da emigrante alla rovescia che è avvenuta in me la spaccatura tra due diversi modi di vivere. Così oggi mi ritrovo con due anime: quella nordica (ordinata, efficiente, futuribile, perfezionista, esigente verso sé e verso gli altri) e quella meridionale (disordinata, brada, sensuale, onirica, mistica). È nel sud che sono diventato religioso, di una religiosità forsennata, irrazionale, pagana”. 

Tra i successi di Lucio Dalla possiamo ricordare Caruso, Attenti al lupo, 4 marzo 1943 dedicata a sua mamma, Stella di mare e Anna e Marco. Dopo la sua scomparsa, però, vi è un problema di eredità.

L’eredità di Lucio Dalla: cosa è accaduto

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l’eredità (foto web)

Lucio Dalla è scomparso ormai da 10 anni, nel 2012 a seguito di un infarto. Dopo la sua morte si è aperta una vera guerra per l’eredità. Il suo patrimonio si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro, più i diritti d’autore relativi a ben 581 canzoni con scadenza anno 2082 e anche diversi beni immobili come case, un appartamento e una barca.

L’eredità è stata assegnata come curatore patrimoniale Massimo Gambini ma la diatriba avviene tra i famigliari del cantautore e il compagno di Lucio,  Marco Alemanno, decretando che in assenza di un testamento, l’eredità debba andare ai familiari.

Una scelta davvero sofferente per il compagno che ha vissuto per 9 anni una relazione amorosa con Lucio Dalla. Inoltre, all’interno dell’eredità ci sarebbe anche la casa dove i due hanno vissuto durante la relazione.

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