‘Gf Vip’, paura nella casa: un concorrente può abbandonare il gioco, ecco perché

All’interno della casa del ‘Gf Vip’ una persona potrebbe abbandonare per un motivo più che onesto. Andiamo a scoprire di chi si tratta e la motivazione della decisione.

In un paese come l’Italia, dove persistono i record di omicidi da arma da fuoco, Manuel Bortuzzo ha deciso di portare la sua esperienza negativa con le armi in prima serata. Molto probabilmente, però, il concorrente della casa del ‘Gf Vip’ potrebbe abbandonare, per un motivo salutare che lo sta infastidendo e non poco.

Lui, purtroppo, è noto ai fatti di cronaca per via di alcuni spari ricevuti, per sbaglio, durante una passeggiata con la fidanzata. In particolare, il giovane nuotatore, ha visto finire la sua carriera e il suo sogno olimpionico in pochissimo tempo, visto che una pallottola lo ha costretto a una vita sulla sedia a rotelle.

Effettivamente, problematiche del genere succedono in molti casi nel nostro paese, visto che gli agguanti armati sono all’ordine del giorno. Ora, è divenuto uno dei concorrenti più amati del ‘Gf Vip 6’, molto in vista anche per la sua relazione all’interno della casa con la principessa Lucrezia Hailé Selassié.

Un bel periodo, fatto di notorietà e successi, è stato rovinato da una brutta febbre e diverse coliche, che lo stanno portando a ipotizzare l’abbandono della casa più criticata d’Italia. Le forti critiche negative al programma cozzano proprio con queste opportunità che vengono date alle persone in cerca di una rinascita nel mondo dello spettacolo.

 

 

 

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La vittima Manuel Bortuzzo pensa di abbandonare il ‘Gf Vip’

Lui non è di Roma, ci si è trasferito, visto che ad Ostia si può crescere professionalmente nel mondo del nuoto agonistico. Manuel Bortuzzo è di Trieste e mai avrebbe immaginato cosa la capitale d’Italia gli avrebbe portato. Quando sul momento più celebre della sua esperienza di rivalsa, datagli dal ‘Gf Vip’, ha tentato di riprendere in mano la sua vita si è ammalato, rischiando di abbandonare. Come non avesse sofferto già abbastanza.

Il nuotatore è solo una delle tante vittime di una piaga, quella delle armi da fuoco, che vede implicata ogni città, ma alcune più di altre. I dati non sono affatto rassicuranti e vertono sulla necessità di una presa di posizione da parte di tutti contro l’utilizzo di oggetti così pericolosi. Le vittime degli agguati sono innocenti e non, ma chi si può arrogare il diritto di togliere la vita a qualcuno o rovinargliela?

I numeri parlano chiaro, lo Small Arms Survey afferma che siamo il primo paese europeo per numero di armi da fuoco in circolazione. Si stimano intorno ai 7 milioni di armi da fuoco di ogni genere, distribuite nella popolazione. Un altro dato difficile da comprendere è quello inerente agli omicidi, 0,71 ogni 100 mila abitanti, raccapricciante, ma realistico. Una violenza che nel 2021 dovrebbe essere superata, invece ancora persiste.