Una bolletta dell’acqua che un’anziana signora del Nord Italia non si sarebbe mai aspettata. Un caso che ha dell’incredibile
Per molte persone l’arrivo delle bollette comporta spesso una certa agitazione. A volte succede che arrivino bollette dell’acqua troppo salate e ogni volta ci ritroviamo a domandarci per quale motivo l’importo sia così alto. A causa della difficile situazione economica, molte famiglie temono di non riuscire ad onorare i propri impegni. Una bolletta particolarmente salata può infatti comprometterne la stabilità economica familiare.
Ma quali possono essere i motivi che fanno aumetare il consumo di acqua? Un’attenzione particolare va riservata al proprio impianto idraulico che potrebbe avere qualche perdita occulta. A volte invece sono semplicemente le nostre abitudini di igiene quotidiana che portano allo spreco eccessivo di acqua, a discapito della nostra economia e della salute del pianeta. Anche il numero di componenti della famiglia incide sulla bolletta dell’acqua. I periodi poi in cui si utilizza maggiormente l’acqua in casa sono generalmente i mesi estivi. A causa del caldo a volte eccessivo, si tende a rinfrescarsi con continue docce durante la giornata.
C’è però un altro motivo che può far lievitare la bolletta della fornitura dell’acqua. Questa volta non riguarda noi ma l’azienda che gestisce il servizio idrico. Ne sa qualcosa un’anziana signora di 96 anni che è stata vittima di una “truffa legalizzata”. Vediamo cosa le è capitato.
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La bolletta dell’acqua record recapitata ad un’anziana signora
Un’anziana signora di 96 anni di Calcinatello, provincia di Brescia, ha ricevuto una bolletta record che l’ha messa in seria difficoltà. Un importo che mai si sarebbe immaginato e che è il risultato di un disservizio dell’azienda che gestisce la sua fornitura idrica. La signora infatti, non contesta il consumo di acqua, che evidentemente è quello relativo all’ultima lettura, ma la mancata lettura del contatore per anni.
E’ di 243 euro e 20 centesimi, l’importo emesso nella fattura che rappresenta il conguaglio per le mancate rilevazioni. Spulciando infatti nelle precedenti bollette della signora Azzini, risulta che i bollettini, versati negli ultimi 6 anni, riportano tutti importi minimi di 10, 15, 20 euro. In alcune bollette addirittura il consumo rilevato sarebbe stato di 0 euro.
Il figlio denuncia questo episodio come « una truffa legalizzata». Il motivo sarebbe che l’azienda non effettuando la lettura dei contatori, ha potuto giostrare le tariffe con la modalità che le faceva più comodo per anni. La mancata rilevazione periodica, ha portato il contatore a raggiungere un quantitativo di metri cubi che la madre non usa nemmeno nell’arco di un anno intero.