“Quali pensieri le passano per la testa quando ripensa alla sua storia?” gli viene chiesto e Claudio Bisio prontamente risponde: “Tiro qualche bilancio. Anche perché l’anno prossimo faccio 40 anni di carriera: il mio primo bollino Enpals è del 1980″.
Inizia cosi la confidenziale intervista del presentatore che ci tiene a ricordare il suo inizio di carriera: “ Il primo lavoro l’ho fatto che non avevo ancora finito la Paolo Grassi, la scuola di teatro. Si intitolava Amor giovane, Amor vecchio, una commedia dell’arte in cui facevo l’Innamorato, c’erano anche Paolo Rossi che era Brighella e Lucia Vasini Colombina”.
Come anticipato i progetti di Bisio sono ancora numerosi, come lui stesso svela: “Dovrei girare ‘Quando’, dal libro di Walter Veltroni, che sarà anche regista. È la storia di un ragazzo che durante i funerali di Berlinguer va in coma e si risveglia oggi.”
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Un addio definitivo
“Sono io: un vecchio… perché non mi interrompe dicendo che non sono vecchio?… con l’animo di un diciottenne dell’84, che non conosce i cellulari, Internet” ironizza l’attore.
“Poi, per la prima volta dovrei fare una fiction, con Paolo Genovese: una serie da ‘Tutta colpa di Freud‘. Ma non voglio ripetere le fatiche dell’anno scorso, dove si è sommato di tutto, Sanremo, il cinema, Italia’s Got Talent…“. Ma fra tutti questi obbiettivi c’è pur sempre qualcosa che non rifarebbe mai?
La risposta arriva rapida e veloce: Sanremo. “Va bene una volta nella vita, come il militare”. Confessa Bisio lasciando infatti tutti senza parole.