Amadeus spiega com’è nata la sua patologia: “Un trauma infantile…”

Amadeus svela la sua paura più grande e sconvolge tutti, racconta da dove ha avuto inizio tutto: “Un trauma infantile…”.

L’insostituibile Amadeus, conduttore di altri tempi e personaggio pubblico amato ed apprezzato da migliaia di persone torna a far parlare di se. E come tutti sappiamo anche i più sorridenti hanno un lato scuro.

Amadeus

Infatti anche il presentatore, tra i più sorridenti del palinsesto televisivo, ha un segreto. Una fobia  di cui nessuno ne era a conoscenza e che, come lui stesso racconta, si porta fin da piccolo.

E’ stato Amadeus stesso a svelarne i dettagli e a spiegarne l’origine. Ecco la sua paura più grande da cosa deriva.

Amadues come non lo avete mai visto

Tutto parte da lontano “,  ha raccontato il presentatore dell’ultimo Festival di Sanremo al settimanale “Oggi “. Svelando così quanto lui sia ipocondriaco. Infatti si preoccupa spesso per la sua salute e si sottopone a check-up costanti proprio per questo.

A sette anni venni ricoverato per due mesi in ospedale per una nefrite: fu un momento molto difficile che probabilmente non ho mai superato. Certi traumi ti restano addosso. E oggi le malattie mi terrorizzano”, racconta il conduttore.

Amadeus continua ed successivamente ha spiegato: “Seguo un’alimentazione controllata. Fra mangiare e bere come non ci fosse un domani ed esser costretto ad assumere farmaci per tutta la vita per il colesterolo, preferisco un’alimentazione sana e facendo a meno delle medicine”.

LEGGI ANCHE -> Tommaso Zorzi, il segreto dietro il successo: perché la sua famiglia è cosi ricca?

LEGGI ANCHE ->  Tommaso Zorzi in lacrime sui social, la rivelazione: “Mi sento male…”

LEGGI ANCHE -> Carlo Conti, è irriconoscibile | Lo scatto che ha lasciato i fan senza parole

I dettagli inaspettati

Amadeus

La moglie Giovanna Civitillo ha poi aggiunto dei dettagli che il presentatore stava tralasciando, e ci tiene a specificare: ” Fa a meno del sale. E della carne rossa, da più di 15 anni. Immagini che cosa significa portare in tavola pasta insipida a un ragazzino che gioca a calcio… Povero José . “

“Per fortuna ogni tanto io e mio figlio, quando il padre non c’è, ci concediamo delle ‘serate schifezze’. Patatine, salse, chi più ne ha più ne metta. A lui basta un brufolo per pensare male e farne un possibile motivo di ansia.”

“Come si convive in casa? Prendendolo in giro dal mattino alla sera. Scherzandoci sopra. Altrimenti usciremmo pazzi”, conclude la donna. Che dire, anche i migliori hanno un cosiddetto “tallone di Achille” e sembra proprio che oggi abbiamo trovato quello del nostro Amadeus.

Gestione cookie