Bitcoin, il crollo è inesorabile: ecco il dato che fa tremare molti

Il dato che terrorizza gli investitori dei Bitcoin non è di buon auspicio per il futuro. Analizziamo i numeri del problema.

Alcune Bitcoin dorate
Tre monete dorate dei Bitcoin posizionate una a fianco dell’altra (WebSource)

Quando le criptovalute sono nate, difficilmente si è pensato alle ricchissime valorizzazioni che hanno oggigiorno, specie nel mese di aprile. In effetti, la sostanziale crescita dei Bitcoin durante gli anni ha lasciato a bocca aperta proprio tutti, ma il crollo sembra esser stato vicino e gli azionisti si chiedono quanto sarà giusto affidarsi ancora a questo asset. 

Quello di maggio e giugno è stato un vero e proprio massacro per chi aveva puntato nel settore della finanza digitale, soprattutto per chi non si è affrettato a vendere le azioni restando con dei BTC ma con valore dimezzato. In effetti, per via di varie attività negative, volute da alcuni governi e personaggi influenti del mondo, le token hanno iniziato a soffrire la troppo alta volatilità del comparto.

I numeri del crollo inerente ai Bitcoin

Jack Dorsey, CEO di Twitter, durane una conferenza sui Bitcoin
Jack Dorsey, fondatore di Twitter, a una conferenza riguardante i Bitcoin (GettyImages)

Quello che è successo con le criptovalute a maggio e giugno, di questo particolare 2021, ha veramente dell’incredibile. Effettivamente, il record dei 60 mila dollari toccato ad aprile dai Bitcoin ha avuto un arresto immediato, quando il crollo dei valori ha dimezzato di fatto la quotazione sul mercato azionario. Ad oggi, la stima della divisa digitale regina del mercato si aggira intorno ai 33 mila dollari, con delle perdite importanti avvenute in questi mesi.

In particolare, a giugno la discesa è stata vertiginosa, si certifica fino al 42,7%. Stessa cosa è avvenuta a maggio, dove i BTC sono scesi di ben 35%. Una sciagura per alcuni investitori che non si sono affrettati a vendere le azioni quando la quotazione era altissima, ma il tutto può anche essere stato indotto da chi questo mercato sa gestirlo per i propri tornaconti speculativi.


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Le motivazioni di questa strana situazione

Il fondatore della cripto exchange Gemini
Tyler Winklevoss, cofondatore della cripto exchange Gemini durante una Bitcoin conference (GettyImages)

Quello che sta accadendo è relativo a molte iniziative governative internazionali e alla continua necessità di regolamentazione del comparto inerente alla finanza digitale. La forte crescita dei Bitcoin ha portato alcuni paesi a tutelarsi dalla fuga di denaro statale, messo in circolazione nell’ingranaggio nascosto delle criptovalute. In effetti, questi fondi investiti non sono rintracciabili, quindi Cina, Turchia, Usa e GB, sono corsi ai ripari.

Il tutto è stato contornato da una serie di dichiarazioni riguardanti il consumo energetico del settore, dove Elon Musk, CEO di Tesla e Space, ha dato il colpo finale ai BTC. Ovviamente, il risultato è stato di una perdita inquietante dei valor. Ma non c’è da disperare, tantissimi paesi sudamericani hanno puntato molto su questo tipo di attività, come lo hanno fatto alcune multinazionali tra cui la Apple.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.

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