Marco Bocci racconta la terribile malattia con cui ha dovuto fare i conti e confessa: ” Processo Irreversibile”. Ecco i dettagli
Il celebre attore, dal fascino “bello ed impossibile”, ha da sempre fatto innamorare generazioni intere. I suoi fan sono tantissimi ed affiatatissimi per questo risulta quasi impossibile dimenticare quando Marco Bocci è stato riconverto d’urgenza facendo spaventare tutti i suoi follower.
L’accaduto risale a due anni fa quando a causa di una prolungata e brutta febbre l’attore era stato portato d’urgenza all’ospedale. Qui gli avevano prontamente scoperto un’infezione pericolosa.
Nonostante le critiche condizioni di salute Marco Bocci all’epoca riuscì a mandare un video con cui ,con le poche forze che aveva, spiegava ai fan cosa stesse succedendo. Riviviamo quei momenti con qualche inedito dettaglio.
Marco Bocci: il brutto spavento
La diagnosi era stata crudele: herpes al cervello a causa dello stress che aveva indebolito le sue difese immunitarie rendendolo a rischio di qualunque infezione. Nonostante il tempo trascorso il ricordo di quei brutti giorni è ancora molto vivido nella mente di Bocci.
E proprio recentemente l’uomo aveva svelato qualche particolare ancora sconosciuto. Decidendo di raccontare per filo e per segno la brutta malattia con la quale ha dovuto a lungo fare i conti, 22 luglio 2020 arriverà infatti in scena “Lo Zingaro“.
Un monologo con la quale l’uomo decide di narrare la sua esperienza. In un’intervista al “Corriere della Sera” aveva dichiarato: “Sono la vittima di un terribile incidente, sembra replicarsi la tragedia di Imola. Invece, proprio quell’incidente ha reso palese, ha slatentizzato la mia malattia, ne ha reso possibile l’accertamento e la diagnosi.”
“Herpes al cervello appunto, che altrimenti avrebbe avuto un corso dall’esito irreversibile. I primi giorni, appena risvegliato dall’intervento, non ero cosciente, né consapevole e tutto ciò che avveniva era vago, me lo hanno raccontato.”
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Oggi
“L’assurdità è che avevo la sensazione che mi raccontassero un film di cui ero protagonista, ma non avevo coscienza di averlo mai girato. Ero uno spettatore che assisteva a un storia di cui ero il personaggio principale” ha raccontato Bocci ancora visibilmente commosso.
Da quel giorno, Marco non ha più corso: “Per partecipare a quelle gare, occorre essere un po’ folli. Oltretutto io ho due figli ed Enzo Ferrari diceva che i piloti, quando diventano padri, perdono in gara un secondo per ogni figlio.”
“Insomma, la responsabilità paterna fa perdere l’incoscienza e prevale l’importanza degli affetti. Se senti odore di pericolo, gli stai lontano“, ha concluso Marco.