Carlo Verdone ed il suo problema legato all’insonnia, da sempre soffre di questa patologia che lo ha portato spesso a scelte estreme.
Forse il successo oppure un problema ereditario. Per il regista e attore romano dormire è sempre stata una vera impresa. Settimane senza mai chiudere occhio e la sperimentazione di farmaci.
Carlo Verdone: dall’insonnia all’abuso di psicofarmaci
Lo scarso o inesistente sonno è il nemico numero uno della lucidità, quella che per un attore ed un regista è fondamentale. La concentrazione è una delle armi indispensabili per chi lavora nel mondo dello spettacolo. Il non riuscire a dormire alza il livello di nervosismo e di stanchezza che inevitabilmente va ad incidere sulla professione.
Dunque, dopo settimane senza dormire, Carlo Verdone si è rifugiato nei farmaci abusandone. L’artista ha confessato di aver provato di tutto, dalla psicoanalisi agli ansiolitici. Nulla però ha migliorato la sua situazione.
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Dall’abuso di farmaci alla soluzione che non ti aspetti
Dopo aver provato a rifugiarsi nella medicina ed agire anche sulla psiche, senza però grandi risultati, Carlo Verdone ha finalmente trovato un sistema che funziona e grazie al quale riesce a riposare cinque-sei ore durante la notte.
Di cosa si tratta? Una telefonata! Sì, perché tutte le mattine, per anni, Carlo Verdone si è trattenuto alla cornetta con Federico Fellini dopo aver scoperto che anche il grande regista soffriva di insonnia. L’appuntamento era alle 6.45 per una lunga chiacchierata parlando di lavoro e non solo.
Una terapia che ha dato modo all’attore romano di liberarsi dall’ansia e cominciare a dormire di più la notte.
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Forse a rovinare le notti di Verdone è stato anche il successo. Per natura timido, gettato di fronte a migliaia di persone ne ha risentito.
Fu uno psicanalista a consigliargli delle chiacchierate per superare l’ansia da successo. Sedute che hanno avuto un influsso benefico sulla serenità riuscendo anche a superare l’ipocondria e molte altre nevrosi di cui ha sempre sofferto. Patologie che lo hanno portato ad avvicinarsi alla medicina e a creare personaggi che sono rimasti indelebili nella memoria degli amanti del cinema italiano e non solo.