La storia d’amore fra gli italiani e il Cashback non si fa fermare dal governo Draghi, visto che non è finita l’iniziativa. Questa volta se ne prende carico una società privata.
La Corte dei conti ha bocciato il sistema di rimborsi creato dal governo Conte bis, ma molti vi si sono affezionati. Infatti, sembra non essere ancora finita per il Cashback, dato che è ancora possibile utilizzarlo, anche se con modalità differenti.
Sono tantissimi i cittadini ad essersi iscritti sulle varie piattaforme per poter ottenere, dopo i pagamenti digitali, il rientro del 10% sulle spese, fino ad un bonus massimo di 150 euro. In più, tantissimi hanno gareggiato per poter avere un’altra importante cifra, quella di 150 mila euro, guadagnabile una volta arrivati fra i primi 100 mila nella classifica del Supercashback.
In che modo può dirsi non finita l’esperienza del Cashback
Mentre l’esecutivo guidato da Mario Draghi ha deciso di sospendere, fino a gennaio 2022, il sistema di rimborsi sulle spese effettuate con metodi digitali, una società ha deciso di farlo continuare. Si tratta di Satispay, che sceglie di non dire fine al sistema di Cashback, ma lo farà a modo suo.
L’aumento dei fruitori di questa piattaforma si stima intorno al 210% dal 2020 ad oggi. Proprio per questo motivo si è scelto di continuare su questa strada, che fino ad oggi è stata in discesa e con un incremento economico-commerciale importante.
Cashback, Satispay avanti da sola per 6 mesi: investirà 20-30 milioni. Come funziona i… https://t.co/FXMMJO7GoW pic.twitter.com/OOtsC5m78K
— Corriere della Sera (@Corriere) July 1, 2021
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I dettagli dell’operazione decisa da Satispay S.r.l.
Non tutti sanno che per utilizzare il sistema di Cashback si potevano usare varie piattaforme oltre all’app Io. Una di queste era quella di Satis Pay, che ha deciso di portare avanti, anche da luglio in poi, il sistema di Cashback bocciato dall’attuale governo (pur avendo la contrapposizione in parlamento di M5s e Pd).
Vi sono però delle differenze dal passato sistema statale. In effetti, le transazioni con carte di credito o bancomat sono ora accettate soltanto nei negozi che collaborano con la società, incrementati del 35% rispetto lo scorso anno. A parte questa enorme differenza, il metodo resta più o meno lo stesso, con la possibilità di effettuare transazioni che vanno dalle 2 euro alle 20. L’opportunità sarà soltanto per i nuovi iscritti, ma per i vecchi c’è ben altro.