Il talentuoso showman siciliano ha parlato dell’inizio della sua carriera. All’epoca lavorava in un villaggio ed indossava una parrucca
Le abilità artistiche di Rosario Fiorello sono ben note a tutti, grazie agli innumerevoli spettacoli in cui è stato protagonista assoluto.
Sicuramente una delle cose che gli riesce meglio è intrattenere il pubblico, con il suo carattere tanto frizzante quanto spontaneo. Lui infatti, è uno di quei pochi personaggi che non sembra soffrire la pressione del palcoscenico, anzi, in tali circostanze è in grado di dare sfogo a tutto il suo incredibile estro.
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Nello scorso mese di marzo è stato mattatore del Festival di Sanremo, dove ha affiancato il suo collega ed amico Amadeus alla conduzione. Quest’ultimo ha ringraziato il siciliano a più riprese, in quanto lo ha aiutato molto nell’organizzazione dell’importantissimo evento, resa complicata dall’espansione del contagio del Covid 19. La kermesse si è tenuta in assenza di spettatori, con lo storico Teatro Ariston completamente vuoto, fatta eccezione per gli artisti e gli addetti ai lavori.
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Gli esordi di Fiorello
Nato a Catania all’inizio degli anni sessanta, Rosario ha sempre evidenziato una certa inclinazione verso il mondo dello spettacolo e tutto ciò che gli ruota attorno.
Nel 1975, ancora minorenne, è stato assunto da un villaggio turistico. Inizialmente ha svolto le mansioni di aiuto cuoco e cameriere, prima di rendersi protagonista di piccoli spettacoli serali, per merito delle sue doti innate di cabarettista e cantante.
A quel punto ha capito che la sua naturale predisposizione all’intrattenimento sarebbe potuta trasformarsi nella sua vera professione, così ha abbinato il lavoro nei villaggi turistici alla sua presenza in alcune trasmissioni radiofoniche locali.
Non molto tempo fa, Fiorello ha raccontato un aneddoto risalente a questo periodo, il quale secondo lui ha segnato un passaggio fondamentale all’interno del suo percorso artistico.
“La svolta fu l’imitazione di Raffa. Facevo l’animatore nei villaggi, una sera in platea c’erano anche i miei genitori, allibiti nel vedermi nei panni della Carrà”, così ha esordito lo showman nel corso di un’intervista rilasciata proprio alla compianta regina della tv, durante le riprese dell’ultimo programma da lei diretto “A raccontare comincia tu”.
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Con la sua proverbiale ironia, Rosario ha concluso l’esilarante ricordo con le seguenti parole: “Avevo la parrucca, le gambe da calciatore e cantai Ballo Ballo. Alla fine dell’esibizione, mio padre guardò mia madre e disse: Tuo figlio, quello è tuo figlio“.