Come mai il sistema del Cashback è stato sospeso? Facciamo il punto della situazione.
Il Cashback è stato sospeso e molti italiani affezionati hanno visto la loro possibilità di ripetere i crediti accumulati nel primo semestre infrangersi. La decisione è stata alquanto repentina e inaspettata. Infatti, il 30 Giugno 2021 è stato diramato il comunicato con cui si esponeva il fatto che il Governo non intendesse più procedere con il sistema.
Inoltre, per quanto riguarda l’erogazione dei rimborsi, i cittadini dovranno aspettare ancora un po’. Si parla di Novembre come limite massimo per avere sia il rimborso di massimo 150 euro per aver fatto minimo cinquanta transazioni, ma anche per il premio chiamato Super Cashback di ben 1500 euro destinato ai primi 100mila italiani che hanno fatto più operazioni con carta di credito.
Vediamo ora nel dettaglio i motivi che hanno portato alla sua cancellazione.
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Ecco i motivi per cui il Cashback è stato cancellato
Il Premier Mario Draghi ha deciso di abolire per il secondo semestre di questo anno il sistema di Cashback. I motivi sono molteplici. Innanzitutto, è stato riscontrato che chi ha usato maggiormente le carte di credito sono gli abitanti del Nord e, in particolare, quelli che risiedono nelle grandi città. Da questo particolare si evince che il Cashback non fa altro che incentivare le persone già ricche.
Inoltre, anche per quanto riguarda l’incentivazione dell’uso delle carte di credito, che è il principale motivo per cui è stato introdotto il sistema, ma, non emerge alcuna evidenza. Le famiglie che hanno partecipato, già usano le carte. Le famiglie con reddito basso, d’altronde, non hanno riscontrato grandi miglioramenti, visto che per la maggior parte di loro è impossibile raggiungere l’obiettivo. Un discorso simile vale per l’evasione fiscale, che era un altro obiettivo che il Cashback avrebbe dovuto raggiungere. In realtà, i dati parlano chiaro: le carte vengono usate maggiormente nelle catene di grande distribuzione, mentre negli altri negozi la situazione resta invariata.
In ultimo, tra i motivi che hanno portato alla sospensione della piattaforma, ci sarebbe anche il costo eccessivo per mantenere in piedi il sistema.