Pippo Baudo non le manda di certo a dire. Il famoso conduttore siciliano, dopo aver bacchettato la sua categoria, entra a gamba tesa anche nei confronti dei calciatori. Ecco cosa ha detto.
A gamba tesa contro i calciatori
Pippo Baudo ha da poco compiuto 85 anni, si gode la meritata pensione dopo essere stato per decenni il re dei conduttori italiani. Una carriera lunghissima costellata di successi a suon di record di ascolti, l’ideazione di numerosi programmi ed una leadership assoluta all’interno della Rai che gli ha dato modo di esprimere la propria fantasia, l’estro e l’arte che ne hanno caratterizzato la vita professionale.
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Nel corso della sua attività ha condotto numerosi varietà di successo come Settevoci, Canzonissima, Domenica in, Fantastico, Festival, Serata d’onore, Novecento e il Festival di Sanremo, di cui detiene il record di conduzioni, avendolo presentato per tredici volte tra il 1968 e il 2008.
Il severo attacco ai calciatori
“I calciatori non hanno solo i piedi, hanno anche la testa per ragionare: è bellissimo che la usino per compiere un gesto universale contro il razzismo, come quello di inginocchiarsi sul campo prima del fischio di inizio della partita. E’ bellissimo sapere che torneranno a farlo“. E’ quanto afferma Pippo Baudo all’AdnKronos, in vista della gara Italia-Belgio nei quarti di finale degli Europei di calcio.
“E’ un gesto simbolico, che non richiede un grande sforzo: come non accettarlo? I calciatori hanno grande visibilità e rappresentatività e un semplice gesto fatto da loro spesso vale più di mille parole di un saggio sul razzismo“, conclude Pippo Baudo.
“Bello il gesto di mettersi tutti in ginocchio sul campo prima del fischio di inizio della partita agli Europei”.
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La critica ai conduttori
Pippo Baudo, nei giorni precedenti, non aveva risparmiato forti critiche neanche alla sua categoria, bacchettando in particolare Carlo Conti e Paolo Bonolis. L’ex anchorman siciliano ha colto, in entrambi, mancanza di idee e spirito di iniziativa. Due conduttori che si accontentano di fare gli stessi programmi da anni, senza mai cambiare. Su Bonolis ha anche sottolineato la presenza di volgarità massiccia nei suoi programmi che Baudo non ha mai amato.
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