Aka7even è stato uno dei maggiori protagonisti dell’ultima edizione di “Amici” di Maria De Filippi, ma sapete a cosa deve il suo nome d’arte? Ecco il commovente motivo
Luca Marzano, conosciuto al mondo con il suo nome d’arte Aka7even ,è uno dei cantanti più apprezzati di questa edizione di “Amici” 2021. Nel programma condotto da Maria De Filippi il giovane ha subito imparato a farsi apprezzare.
Il giovane artista campano ha infatti ottenuto fin dall’inizio, il consenso della prof. Anna Pettinelli che lo ha portato dritto al Serale: insieme ai ballerini Giulia Stabile e Samuele Barbetta.
Aka7even ha un nome d’arte decisamente particolare, un talento notevole e quello che forse non tutti sanno un passato difficile alle spalle. È proprio ad una vicenda dolorosa della sua infanzia che il cantante deve la scelta del suo nickname. Ecco i dettagli.
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Aka7even ed il tragico racconto
Luca ha raccontato nella scuola di Amici il significato del suo nome d’arte: deriva da una triste esperienza del suo passato che oggi è la sua forza. Da bambino infatti Luca ha sofferto di una grave encefalite che gli ha causato crisi epilettiche e infine il coma per una settimana.
Come lui stesso ha confessato: “Ho vissuto insieme alla mia famiglia un periodo d’inferno. Una settimana sul letto di ospedale con un’altissima possibilità che non mi svegliassi“, ha spiegato ai compagni.
Da lì la scelta del suo nome d’arte: “Aka” è un’espressione inglese che sta per “also known as”, ovvero “anche conosciuto come” usata in genere per gli pseudonimi. Mentre, “7 rappresenta il numero della mia vita, visto che a 7 anni sono stato in coma per 7 giorni e 7 sono le vite dei gatti“, ha spiegato nella scuola di Amici 20.
“Mi ha fatto piangere, ed i medici si domandavano come fa a piangere se è in coma?“, racconta Aka. I medici credevano che fossero i “liquidi rimasti che dovevo sfogare” come lo stesso Luca ha raccontato. “Ma mia madre non ci credeva ed aveva ragione“, conclude Aka raccontando di aver sentito la musica ed aver cominciato a piangere.
Infatti, mentre racconta questa triste vicenda, ha confessato che durante quella settimana di coma vegetativo vero e proprio, sua madre ha messo della musica mentre le si sedeva a fianco e lui ha iniziato a piangere. Chissà che non fosse già tutto scritto.