Renato Zero ha raccontato una storia incredibile che ha vissuto in maniera diretta. Il tutto riguarda la sua guardia del corpo
Tra gli artisti più incisivi della storia della musica italiana, Renato Zero rappresenta di sicuro uno dei rappresentati più importanti degli ultimi 50 anni. Cantautore dalla doti straordinarie, in grado di imporre una presenza scenica unica nel suo genere. Di fatto, Renato Fiacchini (il suo nome all’anagrafe) nel tempo ha conquistato milioni di fan, che ancora oggi lo seguono in maniera continuativa nonostante sia arrivato alla veneranda età di 70 anni con una produzione discografica che ovviamente col tempo è andata riducendosi.
Ma c’è sempre grande attesa, anche per quelli che sono gli eventi ai quali Renato Zero prende parte e che ovviamente aumentano il proprio interesse proprio per la presenza di un’artista di calibro cosi importante. C’è stato anche lui, tra l’altro, alla grande festa di Andrea Bocelli nella piazza che si trova alle spalle di Palazzo Vecchio, che ha anche accolto numerosi vip per la festa dei 10 anni della ‘Andrea Bocelli Foundation‘. Tra questi c’è stato anche lui, il Facchini.
E cosi c’è ancora oggi grande interesse, sul lavoro straordinario fatto da Renato Zero e che ancora oggi raccoglie tantissimi fan attorno a sé. C’è, poi, un episodio molto particolare legato a suoi figlio adottivo. Una storia straordinaria, che mostra anche la grande personalità del cantautore nativo di Roma.
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Renato Zero e la storia da brividi del figlio adottivo
Conoscete Roberto Anselmi? Un nome che è entrato nella storia di Renato Zero per un motivo ben preciso. Roberto è stato per diverso tempo il bodyguard del cantautore romano, per poi compiere un salto molto importante all’interno della vita di Renato.
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Il cantautore, infatti, fu molto toccato dalla storia di Roberto. “Ero al cinema e noto questo ragazzino. Era pettinato come Bart Simpson. Mi raccontò la sua storia: il padre era morto, la madre malata. Sono sempre stato vicino ai ragazzi degli orfanotrofi. Cominciai a seguire Roberto e, quando fu possibile, lo adottai“, il racconto fatto dal 70enne nel corso di un’intervista riportata da ‘DiLei’.
“Sono sempre stato portato a prediligere le persone sfortunate. Roberto aveva perso i genitori e ho sentito che era giusto potergli dare un supporto morale, poi diventato anche istituzionale”, le parole di Renato a ‘Grazia’. E cosi il buon Zero ha deciso di adottare quel giovane che gli ha toccato il cuore, il tutto accaduto nel 2003. Lo stesso Roberto, tra l’altro, si è fatto conoscere anche per la sua partecipazione a ‘L’Isola dei famosi’ nell’edizione del 2010.