Seppur a distanza di molti anni dal suo ritiro dalle competizioni, la rivalità di Max Biaggi continua a farsi sentire. Il pilota romano dice la verità.
Nella sua vita sportiva ha tagliato migliaia di traguardi a bordo delle sue moto, spesso in maniera vincente e davanti a tutti. Oggi Max Biaggi ha varcato un’altra linea, quella dei 50 anni ed ha ripercorso le tappe più importanti non senza entrare in quella che sembra essere una storia infinita: la sua rivalità con Valentino Rossi.
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Max Biaggi contro il collega: non mi saluta
Nonostante da anni abbiano preso strade diverse, la diatriba con Valentino Rossi non si placa e tra i due piloti storici italiani continua a non correre buon sangue. Per Max Biaggi le responsabilità sono da attribuire esclusivamente al campione nativo di Urbino: “La rivalità vera gli atleti ce l’hanno quando si confrontano nella stessa gara, noi correvamo in categoria differenti e lui la alimentava in maniera esponenziale”.
Le ultime battaglie in pista sono terminate ormai da un pezzo, eppure il gelo tra i due continua: “Quando ci vediamo io lo saluterei anche, ma è lui che non saluta me”.
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Max Biaggi e l’incidente in cui ha rischiato la vita
Il pilota romano, che ha vinto sei campionati mondiali, quattro nella categoria 250 nel Motomondiale e due nella Superbike, ha raccontato al Corriere anche quella volta che ha rischiato di morire a causa di un incidente in pista: “Quando mi svegliai il primario mi disse che avevo il 20% di sopravvivere, quando me ne sono reso conto ho visto il film della mia vita, ho pensato a Schumacher e Hayden. Lì ho capito che ero fatto di carne e ossa, ma tornai comunque in pista e feci il record di velocità”.
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“Enzo Ferrari diceva che quando nascono i figli corriamo un secondo meno, ma avendo vinto due Mondiali da padre ho scoperto che non è vero, semmai ho paura che cada l’aereo”.
Una vita a grande velocità per Max Biaggi che continuerà anche nei prossimi anni, nelle vesti di manager di scuderia.