Carlo Conti ha confessato un dramma inedito e frenetico che nessuno in Italia si sarebbe mai aspettato.
In questi giorni si è svolta la prova di maturità, la seconda nell’era del Covid. Ancora una volti gli alunni si sono impegnati in un esame tremendamente diverso dagli anni pre Pandemia, dove il tutto veniva strutturato come noto nelle classiche tre prove scritte più quella orale, con cambiamenti in base all’indirizzo di studio. Anche quest’anno, come per quello scorso, la prova è stata totalmente rivisitata, con i ragazzi che hanno dovuto preparare un elaborato da presentare alla commissione per il giudizio finale.
La notte degli esami, però, è rimasta sostanzialmente la stessa. Al netto delle norme anti-Covid, infatti, migliaia di giovani in tutta Italia si sono incontrati per attendere insieme uno dei passaggi più importanti della vita. Lasciare la scuola, infatti, rappresenta uno step determinate nella vita dei tanti studenti che poi, in maniera diversificata, decidono di entrare a gamba tesa nel mondo del lavoro o proseguire gli studi all’Università.
Tra quelli che hanno passato una movimentata notte di avvicinamento agli esami, c’è stato senza dubbio il conduttore Carlo Conti. Amato dal pubblico e diventato ormai volto di punta della Rai, per lui sono passati ormai diversi anni da quell’esame che tanto ha un valore nella vita adolescenziale. Ma per il presentatore fiorentino, va detto, è stato un esame di maturità tutt’altro che tranquillo.
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Carlo Conti e l’esame di maturità… in barella
Si, per Carlo la prova finale prima di lasciarsi la scuola alle spalle, è stata tutt’altro che una passeggiata. Non tanto per l’esame in sé, ma per un fatto accaduto proprio a ridosso dell’esame e che lo ha messo in evidente difficoltà. Gli studi di ragioneria, infatti, il buon Conti li ha completati al “meraviglioso Istituto Tecnico Commerciale Statale a indirizzo Mercantile Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta, un nome così lungo che è anche difficile farci una maglietta con il logo”, il suo ricordo ai microfoni del Corriere della Sera.
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Un incidente, a poche ore dall’esame, condizionò quelle ore già di per sé cosi frenetiche. “Mi venne addosso la mia fidanzatina di allora con il motorino, è stata l’unica ragazza bionda della mia vita”, racconta ancora Carlo. “In quel lontano giugno 1980 mi ruppi una gamba e andai all’esame di maturità in barella perché ingessato“, ha poi ribadito in un’altra intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ma, alla fine, quale fu il voto della maturità di Carlo? Beh, 60 su 60: “Ma non ho mai capito se per merito della mia preparazione o per la compassione dei professori”.