Il decreto Sostegni Bis, a breve in fase di attuazione, prevede degli sgravi diretti ai giovani per l’acquisto della prima casa. Entriamo nei particolari della situazione.
La qualità della vita per la popolazione italiana non è fra le migliori in Europa. Ci sono alcuni dati a certificarlo e si cerca di ovviare ad alcune mancanze, soprattutto per i giovani, agevolando l’acquisto della prima casa.
In particolare, gli italiani vengono chiamati i ‘mammoni’ del vecchio continente, ma questo non è dovuto soltanto al lato affetti. In più, siamo uno dei paesi con un tasso di nascite fra i più bassi, 1,3 figli per donna in confronto agli 1,6 europei. Il governo sta correndo ai ripari di queste scomode situazioni, anche se la strada da percorrere sembra essere lunga e tortuosa.
La decisione del governo Draghi per i giovani e l’acquisto della prima casa
Per una coppia o dei single genitori, ciò che rende difficile la programmazione del futuro è spesso l’incertezza lavorativa. In effetti, sono tanti i giovani a non poter accedere a dei mutui per la prima casa, perché sono in mancanza di un posto fisso. L’intenzione del governo, guidato da Mario Draghi, è quella di creare più stabilità nel mondo del lavoro e una base di walfare adatta a una società contemporanea.
Ciò che dovrebbe prevedere il nuovo decreto è la possibilità, data ai giovani fino ai 36 anni, di ottenere un mutuo pur non pagando degli anticipi. Quello che verrà modificato sarà il Fondo di garanzia mutui gestito dalla Consap.
Mutui prima casa, nuove agevolazioni per i giovani: Mutuo per acquisto prima casa con garanzia di Stato: le anticipazioni di Draghi e l’ipotesi di entrata in vigore con il Decreto Sostegni bis. https://t.co/ayuql6jN93 #Economia #Finanziamenti pic.twitter.com/qX5YSDbevo
— PMI.it (@PMI_it) April 29, 2021
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I dettagli dell’operazione voluta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza
Quello che dovrebbe succedere a breve sarà una serie di agevolazioni, basate sugli sgravi fiscali. Primo fra tutti vi dovrebbe essere l’esenzione sulle imposte ipocastali e di registro, che potrebbero portare un risparmio di 2 mila euro circa. Viene prevista anche l’esenzione sull’imposta dei mutui e sulle tasse inerenti alle concessioni governative.