Nell’ultima serata del loro show, Pio e Amedeo si sono letteralmente scatenati. Uno dei temi principali è stato quello del politically correct
Anche il terzo ed ultimo episodio di “Felicissima sera” ha raccolto il pieno di ascolti. Milioni di telespettatori si sono sintonizzati su Canale 5, dove è stata trasmessa la puntata finale.
Pio e Amedeo sono apparsi scoppiettanti come al solito, con una valanga di battute e ospiti d’eccezione. Tra essi figurano nomi come Eros Ramazzotti, Malena, Nina Zilli, Raoul Bova, Laura Chiatti ed altri ancora.
Tutti questi sono stati allo scherzo, mostrando di essere artisti di prim’ordine ma anche personaggi dal grande senso dell’umorismo. Al termine della serata i due presentatori foggiani sono sembrati visibilmente emozionati, scambiandosi abbracci tra di loro e con tutti i vari addetti ai lavori.
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Oltre ai due, sul finale anche Francesco Pannofino, narratore di Emigratis, si è lasciato scappare qualche frase e qualche gesto di affetto, dichiarando apertamente di volere un gran bene agli showman di origini pugliesi.
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Pio e Amedeo sul politically correct
Nonostante lo spettacolo sia prevalentemente a sfondo comico, Pio e Amedeo sono riusciti nell’intento di abbinarvi un discorso molto serio, incentrato sul politically correct.
Ovviamente anche in questo caso hanno usato un tono ironico, con Amedeo che lanciava varie frecciatine ai cosiddetti “moralisti”, mentre Pio in qualche modo tentava goffamente di placare le parole del suo collega.
Non hanno fatto sconti per nessuna categoria, andando a spiegare che la comicità non deve essere censurata, sdoganando così certi tipi di battute che non sono ritenute propriamente idonee nella televisione del giorno d’oggi.
Dopo la loro esperienza ad Emigratis, in cui hanno mostrato tutta la loro veracità, queste tre puntate in prima serata sono state un’ulteriore conferma della popolarità che hanno conquistato. Nel corso del discorso dei presentatori, essi hanno affermato di non trovare molti programmi di loro gradimento sul palinsesto televisivo.
Tuttavia una trasmissione che apprezzano c’è, in particolar modo stimano colui che la conduce. Si riferiscono a Paolo Bonolis e lo hanno ammesso utilizzando queste parole: “Nonostante i suoi 84 anni è veloce. Ha la faccia di uno che si è rotto le palle di questo politically correct”.
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Il lungo discorso è stato molto apprezzato dal pubblico, il quale ha espresso tutto il suo consenso anche tramite i social network, riempendo di messaggi di stima i post pubblicati dal duo comico.
