Lo storico cantautore italiano, Amedeo Minghi, è stato vittima di un tristissimo lutto. Andiamo a vedere oggi come sta
L’artista di successo ha capito fin da giovane che la passione per la musica lo avrebbe potuto portare lontano. Dopo aver fatto parte di un gruppo infatti, verso la metà degli anni sessanta ha deciso di intraprendere la carriera da solista.
Grazie al suo talento è riuscito ad affermarsi a livello nazionale, incrementando la sua fama fino ad arrivare ad essere ritenuto uno dei più grandi interpreti italiani. Nel corso della sua attività canora, cominciata per la precisione nel 1966, ha pubblicato trentuno album.
Nel 1983 invece, Minghi ha fatto la sua prima apparizione al Festival di Sanremo. Dopo questa esperienza, il cantautore nato nella nostra capitale ha messo piede sul palco dell’Ariston per altre sette volte.
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La sua migliore performance all’interno della kermesse risale al 1990, anno in cui si è esibito in coppia con Mietta. Insieme hanno portato il brano intitolato “Vattene amore”, con il quale si sono classificati sul gradino più basso del podio.
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Il doloroso lutto di Amedeo Minghi
Mentre il suo ultimo singolo è uscito appena il mese scorso, chiamato “Navi o marinai”, qualche anno fa è stato vittima di un lutto, per il quale ha sofferto molto.
Stiamo parlando della scomparsa di sua moglie, avvenuta nel 2014. Insieme ad Elena Paladino, Amedeo è convolato a nozze nel 1973, mettendo successivamente al mondo due figlie di nome Annesa e Alma.
La donna si è spenta improvvisamente nel sonno a causa di un infarto, lasciando suo marito nel totale sconforto. Sono stati momenti bruttissimi infatti quelli trascorsi da Minghi, il quale però fortunatamente ha potuto contare sull’appoggio delle sue figlie.
Dopo quaranta anni di matrimonio è senz’altro un colpo durissimo da digerire, tuttavia grazie anche alla sua fede religiosa, l’uomo è riuscito ad andare avanti.
Nonostante la vita prosegua però, Amedeo ha confessato di sentire una profonda mancanza della compianta Elena: “Si resta soli, una solitudine immensa, nonostante la fortuna di avere figli e nipoti”.
In seguito ha parlato di uno dei momenti più delicati, ovvero la notte: “La stanza da letto. Dormirci da solo è difficile, c’è sempre un occhio che va al di là nel vuoto. La notte svegliarsi, girarsi e andare a fare una carezza a chi non c’è più”.
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Da queste parole possiamo soltanto immaginare quanto il dolore sia stato straziante per l’artista romano, il quale per non cadere in depressione si è dovuto aggrappare con forza all’amore verso le sue figlie.